- La Svezia mi sta sorprendendo
sempre di più e la Transubstans sembra essere la label più
attenta nel dare spazio e nel lanciare le nuove leve. Ok, sembrerebbe la
solita introduzione per decantare le gesta di una nuova e scintillante scoperta
dell'etichetta svedese ed invece stavo proprio per dire che ogni tanto l'eccezione
capita anche nelle migliori famiglie. Non mi è affatto dispiaciuto
questo esordio dei Villebråd dal titolo impronunciabile ma non mi
ha neppure entusiasmato tanto.
In generale l'approccio musicale di questo gruppo di Uppsala è molto
spontaneo ed improvvisato, senza tanti fronzoli, molto vintage da garage
dietro casa Sundstrom, mentre stilisticamente propongono un incrocio tra
le sonorità progressive anni settanta e quelle New Wave anni ottanta
con alcune tentazioni psichedeliche di matrice hard (queste particolarmente
evidenti in "Ingenting").
L'attacco di "Död barrikad" è di quelli che ben dispongono
e fanno ben sperare: qui il suono è più pulito, sinfonico
(l'altra anima del gruppo), quasi sofisticato ed anche la melodia vocale
si fa contagiare.
"Periferi" invece alterna un suono di chitarra sporco ed abbozzi
sinfonici appena tratteggiati. Un brano riuscito a metà ma non perché
non completamente sinfonico, piuttosto perché le due componenti secondo
me mal si compenetrano a vicenda.
Ho citato solo pochi esempi ma che rendono bene l'idea di un disco che lungo
l'esigua durata di 39 minuti non convince appieno sia dal punto di vista
compositivo che per la mal riuscita contaminazione di prog settantiano e
New Wave. Anche la voce, spesso filtrata ed un poco noiosa non aiuta il
disco a decollare.
Peccato, per adesso, ma li aspetto alla seconda prova.
This band
comes from Uppsala (Sweden) and it's one of the several new discoveries
of swedish Transubstans records. It consists of two brothers Erik and
Pahl Sundstrom together with the bassist David Hallberg. "Alla är
här utom jag" is their debut album. |
A mix of 70's prog
(sometimes symphonic) and 80's New Wave with some psychedelic traces.
Landberk, Japan. A bit of Liquid Scarlet among the new swedish bands. |
Their sound is free
from any commercial influence and spontaneous. There are some interesting,
clean and symphonic additions. Some good ideas along the 39 minutes. |
Each song (maybe
with the only exception of "Död barrikad") has something
negative to underline: sometimes the changes of mood, sometimes more the
boring voice. Overall, I think the marriage of the two souls of their
music (Prog and New Wave) doesn't seem so happy. |
"Död barrikad"
"Ingenting"
"Periferi" |
Not my deepest, at
the moment, but they deserve the pass-mark at least and I'm interested
in future improvements. |
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!