THE GOURISHANKAR
2.ND HANDS (2007)

RUSSIA
GENRE: PROG
LABEL: UNICORN DIGITAL
WEBSITE: Official
REVIEWED: 2008 MAY 12TH
RATING: 80/100

 

Uno dei dischi più interessanti del 2007 arriva dalla Russia, più precisamente da una cittadina a nord di Mosca: si tratta di “2.nd Hand”, la seconda fatica dei The Gourishankar.
Il merito principale di questo quartetto è stato quello di rivitalizzare un genere ancora molto in voga (dati di vendite alla mano) ovvero il prog sinfonico e funambolico con tendenze metal che vedono ancora oggi Dream Theater e The Flower Kings i principali portabandiera. La partenza è proprio da questi lidi, ma “2.nd Hand” è ben lungi dall’essere un polpettone ipertecnico e prolisso. Sin dall’apertura affidata a “Moon 7” ritroviamo gli stessi suoni, gli stessi cambi di direzione ma nel corso stesso del brano appare subito chiaro il tentativo di proporre qualcosa di diverso, di più fresco e fantasioso. Gli stacchi e i cambi di direzione sono intelligenti, tutt’altro che forzati, a volte spunta il violino suonato dall’ospite Vladimir Rastorguev e subito dopo una chitarra spagnoleggiante. L’incipit di “Endless Drama” si sposta maggiormente su territori new prog pomposi per poi ritornare sullo stile del brano d’apertura. Qui fa la sua apparizione la voce discreta di Vlad MJ Whiner, pulita, sicura di sé, anche se non certo al di sopra della media.
Il disco è più o meno tutto cosi, un’alternarsi di momenti granitici e metallici, sulla scia dei migliori Dream Theater, pause più soffuse e melodiche, alcuni sconfinamenti nel jazz, nell’ethnic e, diciamolo, anche qualche divagazione alla lunga un tantino tediosa, ma nulla che comprometta lo scorrere fluido ed estremamente soddisfacente del disco.
“2.nd Hand” non è un album stilisticamente originale e sorprendente, ma straccia i suoi competitor sul terreno della quantità e qualità delle idee che mette sul piatto, soprattutto quando salgono sul palcoscenico brani come la strumentale e pianistica “Taste A Cake” un intermezzo centrale e salutare per il proseguo dell’album. “The Inexpressible Chagrin” è un trionfo di melodia ammaliante, accompagnata da loop elettronici e campionamenti vari; nulla a che vedere con il resto del disco ma è un’ulteriore sottolineatura della capacità del gruppo di districarsi molto bene anche su terreni diversi, in questo frangente decisamente meno adulti. Lo stesso eclettismo è esibito tra le pieghe delle successive “Syx” e “…End”
I The Gourishnakar sono un gruppo ricco di personalità, quattro elementi dotati di impeccabili qualità compositive ed esecutive da seguire con attenzione. Segnalo, infine, che la Unicorn Records ha appena ristampato il loro disco d’esordio “Close Grip” del 2003. “2nd Hand” è uno dei miei personali top 10 del 2007 !!
COMING SOON

Luca Alberici