Le recensioni che ho
scritto in passato e relative all’album dal vivo "Never Say Goodbye"
ed a "Babylon" vi avranno erroneamente fatto pensare che io non
sia un fan di Gary Hughes. Invece ho apprezzato ed apprezzo tuttora la sua
carriera solista ed i primi tre album con i Ten e, dopo l’uscita di "Precious
One" il suo ultimo album solista di qualche anno fa, sono arrivato
addirittura a considerare Gary come uno dei melody-maker più brillanti in
assoluto...Ma poi, con gli ultimi 2 studio album dei Ten, il crollo verticale.
Ammetto quindi di aver
sperato che i termini "Far" e "Beyond" del titolo si
potessero riferire anche alla distanza presa dagli ultimi album, che fossimo
cioè in presenza del disco della redenzione e della riscossa.
Beh, se per redenzione
intendiamo avere in parte abbandonato l'epicità che contraddistingueva gli
album precedenti per essere tornati al sound Whitesnake-oriented che ha
fatto la fortuna dell’omonimo esordio, ci siamo; se per riscossa intendiamo
che rispetto agli album precedenti non ci sono brani veramente inascoltabili,
anche qui ci siamo abbastanza. Ma da qui a considerare "FBTW"
come il disco della resurrezione e della riabilitazione dal recente passato,
questo proprio no.
E’ tutto troppo prevedibile,
stracolmo di cliché hard-rock anni 90 e di composizioni comunque scialbe
ed anonime; neanche l’inserimento del nuovo chitarrista che ha sostituito
il dimissionario Vinnie Burns ha portato freschezza alla musica. Ma oggi
mi sento buono e comunque l'album è insignificante ma almeno non è inascoltabile
come il precedente: mi sento di salvare dai gironi infernali l'iniziale
"Glimmer Of Evil", "Outlawed And Notorious" (un anthem
tipicamente britannico) e "Heart Like A Lion" e la leggerissima
e poppy "Who Do You Want To Love?".
Metto il disco in archivio
(penso definitivamente) e speranzoso aspetto Gary all’esame di riparazione
del disco solista.
I liked very much Gary Hughes’s
solo career and the first three Ten albums. For this I considered Gary as
one of the shinest melody maker for a couple of years. After "Spellbound"
and "Babylon" I must have changed my mind and now "Far Beyond
The world" is the confirmation.
Everything is expectable,
full of Hard-rock cliches of the nineties and songwriting is undertone .....
I have hoped that at least the new guitar player brought something new in
Ten music. Neither.