TAPROBAN
POSIDONIAN FIELDS (2006)

ITALY
GENRE: PROG
LABEL: MELLOW
WEBSITE: Official Taproban
REVIEWED: 2006 NOVEMBER 4TH
RATING: 85/100

 

Quante volte avete letto dichiarazioni rilasciate dagli artisti che valutano la loro ultima fatica discografica come la migliore della carriera ? Migliaia di volte, immagino. Ed altrettante volte le avrete giudicate comprensibili perché dettate da logiche commerciali, ma assai poco credibili.
I Taproban potrebbero tranquillamente rilasciare dichiarazioni in tal senso a proposito della loro ultima fatica "Posidonian Fields" senza tuttavia apparire falsi ed opportunisti; ed allora fidatevi per una volta, procuratevi una copia di "Posidonian Fields" quando uscirà (sì, perché qualche problema burocratico ne sta ritardando l'uscita) e scoprirete che esattamente nella misura in cui "Outside Nowhere" era migliore di "Ogni Pensiero Vola", anche questo terzo disco consolida il trend positivo.
L'ulteriore margine di miglioramento dimostrato dal trio capitolino è riconducibile a diversi fattori: innanzitutto una migliore resa sonora ottenuta grazie all'utilizzo di uno studio professionale, poi una maggiore varietà di soluzioni melodiche ed atmosfere che li ha portati per esempio a dare più che mai spazio alla voce ed alla chitarra acustica di Guglielmo Mariotti (incipit di "Immersion" e "Riding In Posidonian Fields" su tutti). Infine non sono da trascurare i numerosi richiami alla tradizione neo-prog europea che conferiscono ai brani un piacevole e ben amalgamato tocco di modernità. A questo proposito, ascoltate il terzo movimento omonimo di "Suspension" e non potrete fare a meno di notare una certa somiglianza sia tra la voce di Guglielmo e quella di Nick Barrett che tra il lavoro di tastiere di Gianluca e quello di Clive Nolan. Insomma, in circostanze come queste la mente va ai Pendragon ma è solo questione di pochi minuti e la visione scompare.
Nonostante queste succose novità stilistiche, che non saranno cosi sorprendenti e rivoluzionarie, ma che sono indice di coraggio e di voglia di evolversi, il timone del sottomarino "Poseidone" rimane sempre saldamente in mano a Gianluca De Rossi, che in questa sede si dimostra condottiero ancora più poliedrico e completo che in passato: dall'eccitante "swirling Hammond" nella parte centrale di "Immersion" alle già citate citazioni new-prog sparse qua e là, fino alle sue più consuete divagazioni classico-pompose e quindi tipicamente "emersoniane".
Ragazzi, che disco ! I Taproban sono partiti dal parco di Bomarzo per raggiungere le galassie spaziali e poi sprofondare (ma solo per esigenze di concept) negli abissi marini; è cambiato lo scenario, con esso la scrittura è progressivamente migliorata e non oso pensare cosa combineranno nel prossimo disco.
Non sono il portavoce del gruppo e non ho mai rilasciato interviste, quindi credetemi: "Posidonian Fields" è l'ultimo e, sicuramente non per questo, il miglior disco dei Taproban !!!
Directly from the space galaxies described in their previous album "Outside Nowhere", Taproban came back on earth and then plunged in the deep oceans to tell us another story. The result is a new concept-album called "Posidonian Fields", coming soon on Mellow records.
Well, my impression is really positive: the new album goes on the positive trend started with "Ogni pensiero vola" and improved with "Outside Nowhere" ,mainly thanks to some interesting news in their style. First of all, both the lyrics and guitar provided by Guglielmo Mariotti have a wider space (see "Immersion" and "Riding In Posidonian Fields" above all); besides you can breath some more neo-prog atmospheres, as in "Suspension" where both Guglielmo's voice and Gianluca's keyboards are very close to those of Pendragon colleagues.
Although these new attitudes, the Taproban's helmsman is always Gianluca De Rossi at his best performance ever: from the exciting "swirling Hammond" in the middle of "Immersion" to the above-mentioned clean and typically neo-prog themes until the more usual classic (read Keith Emerson) and pompous themes.
Well, I can't imagine how much they still improve their music, but I'm sure they're very close to the masterpiece. Buy !!

Luca Alberici

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