L’Italia progressiva
colpisce ancora e fa centro con un trio romano (Gianluca De Rossi – tastiere,
voce e compositore / Davide Guidoni – batteria / Guglielmo Mariotti – basso,
chitarre, mandolino) dal nome esotico Taproban, da Taprobana antica denominazione
dell’attuale Sri-Lanka. Attivi dal lontano 1996, i Taproban giungono solo
nel febbraio del 2002 al debutto in grande stile e stampato per la effervescente
Musea records.
"Ogni pensiero
vola" è un concept album ispirato al complesso monumentale del Sacro
Bosco di Bomarzo, un suggestivo percorso naturale in salita caratterizzato
dalla presenza di una serie di statue in pietra raffiguranti personaggi
mitologici. E’ decisamente un bell’album, ciascuna canzone rappresenta una
tappa del percorso (adeguatamente spiegata nel booklet del cd) ed il prog
di cui sono autori è molto pastorale e conservatore e non tradisce certo
la sua italica provenienza, tanto che le influenze musicali geograficamente
più vicine sono senza dubbio Banco, Locanda delle fate e Castello di Atlante.
Proprio dei Castello di Atlante vengono riprese le sonorità medievaleggianti
dal sapore antico che caratterizzano quasi tutti i brani presenti e che
rievocano antiche storie, leggende dimenticate colme di mistero e nostalgia.
In questo disco non
troverete nemmeno un grammo di astruse modernità pseudo-sperimentali, poiché
è tutto saldamente ancorato al periodo d’oro del progressive anni ’70 in
chiave tutt’altro che anacronistica. Gli ingredienti ci sono tutti: fughe
tastieristiche Marillion-genesiane ("Pegaso il cavallo alato"),
frequenti cambi di ritmo (mai da mal di testa) come in "Orco"
(capolavoro !!) e alcuni difetti sparsi qua e là come qualche sbavatura
compositiva ed il troppo frequente richiamo ai clichè del genere a cui si
ispirano.
Il livello medio si
mantiene costante per tutta la durata dell’album senza picchi particolarmente
positivi ma neanche con indesiderate cadute di tono.
"Lasciate ogni
pensiero voi che entrate" e, con la mente sgombra, lasciatevi trasportare
dalle soffici note di questo bell’esempio di prog sinfonico italiano, una
"meraviglia creata non per l’inganno ma per l’arte" ("L’enigma
della sfinge") e che sfamerà la vostra voglia di recupero di antiche
progressive sonorità.
Italian
progressive rock hits the mark again with Taproban, a new band from Rome
consisting of Gianluca De Rossi - keys, vocals and songwriter, Davide Guidoni
- drums and Guglielmo Mariotti - bass, guitars, mandolin.
"Ogni
pensiero vola" is their debut cd for Musea records and it’s a concept
album inspired by the park of Bomarzo near Viterbo, a suggestive root with
lots of stone statues along the way. Each song describes a monument and
the booklet inside the cd is a little guide of the so-called Park of Monsters.
Their pastoral prog is clearly
influenced by italian colleagues as Banco, Locanda delle fate and Castello
di Atlante and has a good medieval touch. Each track seems to tell us an
old story or a forgotten legend full of mystery. The cd sounds classic,
each musical passage is tightly bound to progressive rock style of the seventies
(maybe too much). There are no particural high peaks (except "L'enigma
della sfinge" and the masterpiece "Orco") but neither bad
songs.