T.A.O.
THE ABNORMAL OBSERVATIONS (2007)

POLAND
GENRE: PROG-METAL
LABEL: UNICORN
WEBSITE:
REVIEWED: 2007 JUNE 7TH
RATING: 70/100
 

 

I T.A.O. sono una giovane band polacca all'esordio discografico intitolato "The Abnormal Observations", disco che era già uscito autoprodotto nel 2005 e che ora viene nuovamente ed ufficialmente ristampato dalla canadese Unicorn records.
L'ascolto del brano iniziale "Shruti" mi ha subito ricordato lo stile che l'anno scorso ha decretato il successo di critica dei Gecko's Tear: lo stesso approccio aggressivo con autentici fendenti di chitarra metal e vocalizzi urlati, ma entrambi intelligentemente accostati a ritmiche funky più leggere e spensierate ed a morbide partiture di pianoforte.
Un ottimo brano iniziale che è anche un biglietto da visita che ti fa subito guadagnare punti perché evidenzia la scelta di cercare strade alternative al solito prog-metal già scritto e riscritto.
Peccato che il disco non prosegua del tutto sulla stessa strada sia stilistica che qualitativa: la scialba "Forget It" pesca a piene mani dal repertorio dei Dream Theater, ma in chiave più aggressiva, mentre la successiva "Se Ma Nei" addirittura fa il verso ai Faith No More d'annata lambendo i territori del crossover americano anni novanta.
Vi ricordate i Red Hot Chili Peppers ? Beh, tocca a loro essere rivisitati in "Rhythm Of Silence", che esibisce un funky-rock ben suonato ed impreziosito dal basso di Lukas Adamczyk. Devo ammettere che il disco ritorna realmente su livelli di eccellenza solo con l'arrivo di "Run Away", un minestrone fusion-funky-metal con buoni spunti strumentali.
Il gran finale merita invece tutta la vostra attenzione: "I Fot" con riff di chitarra stile NWOBHM e cambi di ritmo repentini e l'ottima "Hereabouts", delicata ballata rock-fusion che, viste le premesse, proprio non mi sarei aspettato da loro.
Ascoltando giovani gruppi come questo viene sempre spontaneo concludere dicendo che, visti gli stili e le componenti variegate messe sul piatto, in futuro dovrebbero maturare e scegliere una loro strada più delimitata ed originale. In questo caso sono più propenso a pensare che questa sia la loro attitudine e che amino mischiare stili fra loro anche agli antipodi.
Insomma, dischi come questo non mi fanno certo impazzire, ma mi piacciono molto così come sono, con i loro controsensi, gli accostamenti un po' forzati, i contrasti e le ovvie citazioni.
INTRODUCTION
T.A.O. is a new band from Poland who self-produced a debut album called "The Abnormal Observations" two years ago. Now it's been officially re-released by Canadian label Unicorn Records.
SOUNDS LIKE ...
A mixture of different styles under a generic definition of progressive metal. You'll find some funky/fusion/crossover elements throughout the album. Sometimes close to Dream Theater, sometimes Red Hot Chili Pepper, sometimes Faith No More.
POINTS OF INTEREST
The mixture is not so original but it sounds good to me. I like the contrast between rough-edged guitar and piano in some tracks. Overall the sound is varied and really catchy.
WEAK POINTS
In the middle part the album lives its weakest moment. Besides I don't like Adam Jurewicz's voice very much.
FAVOURITE TRACKS
"Shruti"
"Run Away"
"I Fot"
"Hereabouts"
RECOMMENDATION
It's a worth-having album, although there are some weak tracks in my opinion. When I listen to discs with different styles inside, I usually write the band should find his personal way by choosing an unique direction. I don't thimk this is the case: T.A.O. makes of this mixture their own style; I only hope they will improve the songwriting.

Luca Alberici

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