- I T.A.O. sono una giovane
band polacca all'esordio discografico intitolato "The Abnormal Observations",
disco che era già uscito autoprodotto nel 2005 e che ora viene nuovamente
ed ufficialmente ristampato dalla canadese Unicorn records.
L'ascolto del brano iniziale "Shruti" mi ha subito ricordato lo
stile che l'anno scorso ha decretato il successo di critica dei Gecko's
Tear: lo stesso approccio aggressivo con autentici fendenti di chitarra
metal e vocalizzi urlati, ma entrambi intelligentemente accostati a ritmiche
funky più leggere e spensierate ed a morbide partiture di pianoforte.
Un ottimo brano iniziale che è anche un biglietto da visita che ti
fa subito guadagnare punti perché evidenzia la scelta di cercare
strade alternative al solito prog-metal già scritto e riscritto.
Peccato che il disco non prosegua del tutto sulla stessa strada sia stilistica
che qualitativa: la scialba "Forget It" pesca a piene mani dal
repertorio dei Dream Theater, ma in chiave più aggressiva, mentre
la successiva "Se Ma Nei" addirittura fa il verso ai Faith No
More d'annata lambendo i territori del crossover americano anni novanta.
Vi ricordate i Red Hot Chili Peppers ? Beh, tocca a loro essere rivisitati
in "Rhythm Of Silence", che esibisce un funky-rock ben suonato
ed impreziosito dal basso di Lukas Adamczyk. Devo ammettere che il disco
ritorna realmente su livelli di eccellenza solo con l'arrivo di "Run
Away", un minestrone fusion-funky-metal con buoni spunti strumentali.
Il gran finale merita invece tutta la vostra attenzione: "I Fot"
con riff di chitarra stile NWOBHM e cambi di ritmo repentini e l'ottima
"Hereabouts", delicata ballata rock-fusion che, viste le premesse,
proprio non mi sarei aspettato da loro.
Ascoltando giovani gruppi come questo viene sempre spontaneo concludere
dicendo che, visti gli stili e le componenti variegate messe sul piatto,
in futuro dovrebbero maturare e scegliere una loro strada più delimitata
ed originale. In questo caso sono più propenso a pensare che questa
sia la loro attitudine e che amino mischiare stili fra loro anche agli antipodi.
Insomma, dischi come questo non mi fanno certo impazzire, ma mi piacciono
molto così come sono, con i loro controsensi, gli accostamenti un
po' forzati, i contrasti e le ovvie citazioni.
T.A.O. is
a new band from Poland who self-produced a debut album called "The
Abnormal Observations" two years ago. Now it's been officially re-released
by Canadian label Unicorn Records. |
A mixture
of different styles under a generic definition of progressive metal. You'll
find some funky/fusion/crossover elements throughout the album. Sometimes
close to Dream Theater, sometimes Red Hot Chili Pepper, sometimes Faith
No More. |
The mixture
is not so original but it sounds good to me. I like the contrast between
rough-edged guitar and piano in some tracks. Overall the sound is varied
and really catchy. |
In the middle
part the album lives its weakest moment. Besides I don't like Adam Jurewicz's
voice very much. |
"Shruti"
"Run Away"
"I Fot"
"Hereabouts" |
It's a worth-having
album, although there are some weak tracks in my opinion. When I listen
to discs with different styles inside, I usually write the band should
find his personal way by choosing an unique direction. I don't thimk this
is the case: T.A.O. makes of this mixture their own style; I only hope
they will improve the songwriting. |
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!