TALISMA
CHROMIUM (2005)

CANADA
GENRE: PROG
LABEL: UNICORN DIGITAL
WEBSITE: Talisma Official
REVIEWED: 2005 OCTOBER 1ST
RATING: 70/100
 

 

"Chromium" prosegue il discorso interrotto con il precedente album "Corpus", sia dal punto di vista stilistico che strutturale. Il trio canadese ci propone infatti 12 brani che non superano mai i quattro minuti di musica, 12 brevi spaccati di grande tecnica esecutiva ma che non mettono mai da parte creatività e (quasi sempre) una discreta facilità d'ascolto. Il gruppo inoltre non nasconde il proprio amore per i connazionali Rush, per i King Crimson ed in generale per l'hard-prog tecnico di matrice nordamericana.
L'apertura di "Qwhat" è subito convincente e, come nel disco precedente, brilla subito il grande coinvolgimento emotivo che trasmette la sezione ritmica, ovvero il basso pulsante ed estroverso di Donal Fleurent ed il percussionismo mai banale di Mark Di Claudio.
Nella maggior parte dei casi, una così appariscente esibizione di tecnica risulterebbe forse un po' sterile, ma sia il minutaggio limitato che l'intelligente colorazione etnica donata alle composizioni rende l'ascolto decisamente agile.
E' il caso di "Leviosa", dove la ritmica di chitarra si fa aggressiva ed affiorano da più parti reminiscenze crimsoniane ma è anche il caso della ritmatissima "Inversion".
Infine c'è l'ottima "Cumulus" che contende al brano di apertura il primato come miglior episodio. Qui c'è meno esibizionismo di tecnica ed una maggior ricerca di atmosfera, peccato che il brano duri solo tre minuti abbondanti e non sia stata ricamata più a lungo.
L'unico difetto da addebitare al lavoro è che alla fine rimane una sensazione di incompiuto e di fine a se stesso ove i dodici brani non sembrano i tasselli di un unico mosaico ma di dodici rappresentazioni diverse. Da mettere in conto c'è anche qualche episodio che oltrepassa la soglia della noia come "Chromium" e "Nuclide".
In definitiva, un disco con qualche difetto di forma che conferma i buoni propositi del debutto, lo eguaglia ma non riesce a superarlo; in ogni caso difficilmente deluderà gli appassionati del prog cerebrale ed ipertecnico.
"Chromium" is the second album by the canadian trio Talisma. It goes on in the same way of the previous album "Corpus" both from the stylistical and structural points of view: there are 12 tracks, never exceeding about four minutes long and performed with an absolute skillness by the trio. Besides they put some ethnic and folk sounds in their music.
The opening of "Qwhat" is really breathtaking: the ryhthmical section (bass and drums) confirms the deep harmony and never lacks of creativity.
Other favourite tracks are the crimsonesque "Leviosa" and the good "Inversion". "Cumulus" is more atmospheric and confortable: I think it was built around a great idea but it was not developed as exepted, I mean it's not lenghty enough.
The only negative point is the edge of boredom went beyond by some tracks as "Chromium" and "Nuclide".
Anyway, "Chromium" is as good as "Corpus" and I'm sure all the most cerebral and exacting prog listeners should put it inside their shopping basket.

Luca Alberici

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