TALISMA
CORPUS (2003)

CANADA
GENRE: PROG
LABEL: UNICORN
WEBSITE
REVIEWED: 2004 JANUARY 10TH
RATING: 75/100
 

 

Quasi allo scadere del 2003 la Unicorn records estrae dal cilindro il suo jolly, la sua sorpresa più gradita ad uso e consumo dei fans di rock progressivo. I Talisma sono un trio canadese (Rush docet), Donald Fleurent (basso, chitarra, mandolino, sintetizzatori), Martin Vanier (chitarra) e Mark Di Claudio (percussioni) autori di questo bel dischetto che attraverso quindici (leggi 15) testimonianze sonore ci consentono di assaporare un prog strumentale dalle mille ed affascinanti sfumature.
Impressiona, pur senza spiazzare troppo, l'hard prog robusto e corposo di "Crisis" e di "L'empalè", soprattutto quest'ultima caratterizzata da un'andatura epica e maestosa. Grazie ad alcuni brevi intermezzi nei quali ciascun membro della band si concede il suo spazio solista, ci si sposta poi verso le sonorità dal sapore sudamericano di "Samba Tapping" ed a quelle briose di "Freezone" dove la voce di Nathalie Renault rende il tutto ancor più affascinante.
La scioltezza con cui alternano sinfonismo, potenza, contaminazioni jazzistiche e divertissment (in questo mi hanno ricordato i bolognesi Stereokimono di "Ki") unitamente alla brevità delle composizioni danno talvolta la sensazione di un album troppo frammentato ma è altrettanto vero che la forte capacità espressiva che esprime ogni singolo brano mi fa tranquillamente soprassedere. Le capacità tecniche del trio sono infine fuori discussione.
Per me un disco brillante che penso riascoltaro' molto spesso in futuro.
Almost at the end of 2003, canadian label Unicorn records takes out from his top-hat the most appreciated surprise for progressive rock fans. Talisma is a canadian prog band consisting of Donald Fleurent (bass, guitar, mandolin, synthetizer), Martin Vanier (guitar) e Mark Di Claudio (drums). Through fifteen (read 15) compositions, "Corpus" lets us taste an instrumental progressive rock by a thousand and fascinating shades.
I'm really impressed by the hard prog of "Crisis" and "L'empalè", the second one built around an epic and majestic pace. There are also some short interludes where each member find his solo space as well as the southamerican feeling and rhythm of "Samba Tapping" and the funny "Freezone" with Nathalie Renault on vocals.
It's incredible the agility which they alternate synphonic parts with hard-rock, jazz contaminations and divertissment. This could give a sensation of fragmentary although well balanced by the strong expressiveness of each track.
For me a true brilliant and fresh work deserving my deep recommendation.

Luca Alberici

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