- Quasi allo scadere
del 2003 la Unicorn records estrae dal cilindro il suo jolly, la sua sorpresa
più gradita ad uso e consumo dei fans di rock progressivo. I Talisma
sono un trio canadese (Rush docet), Donald Fleurent (basso, chitarra, mandolino,
sintetizzatori), Martin Vanier (chitarra) e Mark Di Claudio (percussioni)
autori di questo bel dischetto che attraverso quindici (leggi 15) testimonianze
sonore ci consentono di assaporare un prog strumentale dalle mille ed affascinanti
sfumature.
Impressiona, pur senza spiazzare troppo, l'hard prog robusto e corposo di
"Crisis" e di "L'empalè", soprattutto quest'ultima
caratterizzata da un'andatura epica e maestosa. Grazie ad alcuni brevi intermezzi
nei quali ciascun membro della band si concede il suo spazio solista, ci
si sposta poi verso le sonorità dal sapore sudamericano di "Samba
Tapping" ed a quelle briose di "Freezone" dove la voce di
Nathalie Renault rende il tutto ancor più affascinante.
La scioltezza con cui alternano sinfonismo, potenza, contaminazioni jazzistiche
e divertissment (in questo mi hanno ricordato i bolognesi Stereokimono di
"Ki") unitamente alla brevità delle composizioni danno
talvolta la sensazione di un album troppo frammentato ma è altrettanto
vero che la forte capacità espressiva che esprime ogni singolo brano
mi fa tranquillamente soprassedere. Le capacità tecniche del trio
sono infine fuori discussione.
Per me un disco brillante che penso riascoltaro' molto spesso in futuro.
- Almost at the end of
2003, canadian label Unicorn records takes out from his top-hat the most
appreciated surprise for progressive rock fans. Talisma is a canadian prog
band consisting of Donald Fleurent (bass, guitar, mandolin, synthetizer),
Martin Vanier (guitar) e Mark Di Claudio (drums). Through fifteen (read
15) compositions, "Corpus" lets us taste an instrumental progressive
rock by a thousand and fascinating shades.
I'm really impressed by the hard prog of "Crisis" and "L'empalè",
the second one built around an epic and majestic pace. There are also some
short interludes where each member find his solo space as well as the southamerican
feeling and rhythm of "Samba Tapping" and the funny "Freezone"
with Nathalie Renault on vocals.
It's incredible the agility which they alternate synphonic parts with hard-rock,
jazz contaminations and divertissment. This could give a sensation of fragmentary
although well balanced by the strong expressiveness of each track.
For me a true brilliant and fresh work deserving my deep recommendation.
Luca
Alberici
Have
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me !!!