SYLVAN
X-RAYED (2004)

GERMANY
GENRE: PROG
LABEL:
WEBSITE: Sylvan official
REVIEWED: 2004 SEPTEMBER 15TH
RATING: 75/100

 

Il crescente consenso che ha accompagnato i tre album sinora realizzati dai Sylvan sembrava aver raggiunto il suo culmine con "Artificial Paradise" nel 2002. "X-Rayed", il quarto e nuovo album del combo tedesco, mantiene le aspettative della vigilia confermando tutto ciò che di buono avevo decantato della loro musica. Il lavoro ci propone la stessa formula musicale apprezzata nel suo predecessore, basata cioè su un cocktail equilibrato di rock melodico /sinfonico, hard-rock e progressive metal. E' proprio il loro eclettismo uno dei fondamentali punti di forza dei Sylvan in quanto riescono a mischiare pop, prog-metal (più altre sfumature meno evidenti) anche all'interno dello stesso brano. Lambiscono disinvoltamente territori tra loro diversi senza disorientare l'ascoltatore perché non perdono mai di vista la priorità assoluta di scrivere una buona canzone. Il primo brano "So Easy" è l'esempio più chiaro di quanto appena detto: il grande impatto emozionale delle linee melodiche dei primi minuti viene seguito da un irrobustimento crescente ma sempre di grande godibilità. La successiva e, per me troppo breve, "So Much More" ricorda da vicino la splendida "That's Why It Hurts" dell'album precedente soprattutto nell'approccio della melodia vocale. Con "Lost" il gioco comincia a farsi veramente duro: il tema portante è sempre fluido e scorrevole ma la sezione ritmica è granitica e possente sullo stile Dream Theater. Più avanti anche l'ottima "Through My Eyes" ne riprende più o meno le medesime sonorità.
Se tutti i musicisti coinvolti sono molto preparati ed affiatati, il vero fuoriclasse che fa la differenza è sicuramente Marco Glühmann, un cantante al di sopra della media che è in grado di raggiungere agevolmente qualsiasi tonalità senza mai urlare. Un'ugola decisamente da invidiare.
Per essere pignoli, a "X-Rayed" sembra piuttosto mancare il vero gioiello, il brano guida che nel disco precedente era proprio la già citata "That's Why It Hurts"; benché "So Much More" e "Given-Used-Forgotten" (quest'ultima, la traccia a più elevata gradazione progressiva) gli vadano abbastanza vicino. Inoltre (ma siamo a livelli di ipercritica), il disco non riesce mai ad aggiungere un elemento di novità e non sorprende più con soluzioni innovative se non nel l'aver indurito un po' troppo il suono per il mio gusto personale.
Comunque una piacevolissima conferma discografica di un gruppo che ormai non può più definirsi emergente, ma realtà brillante e ben consolidata. Consigliato, ma solo se avete già "Artificial Paradise"....
The growing consents received by german band Sylvan about their first three albums, reached the highest peak with "Artificial Paradise" two years ago. I think the new album "X-Rayed" won't disappoint all the Sylvan fans, too. The music approach is more or less the same, consisting of a well balanced mix of melodic/synphonic rock, hard rock and Progressive Metal. "So Easy" is a powerful song, starting in an athomspheric way and then the sound gets much harder. "So Much More" has an agreeable theme from start to finish but it's too short for me. With "Lost" the album moves to progressive metal lands in the vein of Dream Theater stuff and also "Through My Eyes" has the same approach.
All the musicians play very well but the true top-notcher is Marco Glühmann, a really impressive singer at his ease in many different situations. The main negative points of this album are the lack of a true gem (even if "So Much More" and "Given-Used-Forgotten" are very close to be) and the lack of new solutions in their music. Besides I noticed they overall hardened their sound more than in the previous albums and it's not a good thing for me.
Anyway, Sylvan is not an emerging band anymore, but a shining reality and I can recommend this album.

Luca Alberici

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