- Ritorna il rock psicofonico
obliquo e strumentale del trio bolognese Stereokimono dopo il disco d'esordio
"Ki" uscito nel 2000. "Prismosfera" è il loro
secondo album ed il primo registrato per l'etichetta italiana Immaginifica
diretta da Franz Di Cioccio. Se "Ki" mi aveva positivamente sorpreso
ed intrigato, "Prismosfera" non mi sorprende più ma supera
qualitativamente il predecessore: i due album hanno più o meno le
medesime sembianze, all'insegna dell'estrema varietà e compenetrazione
di stili , ma il secondo esibisce un equilibrio ed una ricercatezza sonora
più accentuata. Si incontrano il funky/Jazz molto ritmato di "Onda
Beta" e le contaminazioni orientaleggianti (a loro molto care, sembra)
che impregnano le trame della grandiosa "Bahnhofstrasse". Poi
l'improvvisazione e gli schemi non prefissati dominano "Xetrov 5"
e "Salamandra", due episodi che sembrano nati per caso e del tutto
spontaneamente, quasi alla Djam Karet; proprio il confronto con la band
americana non mi sembra affatto fuori luogo soprattutto per il lavoro solista
della chitarra di Antonio Severi. Ma il trio è anche capace di deliziare
i palati più edulcorati con episodi che definirei un po' meno "obliqui":
"Rosso di luna" e "L'uomo nuvola" sono due brani splendidi,
molto intensi, ad alto dosaggio di psichedelia (Pink Floyd o Porcupine Tree
??) caratterizzati da melodie più rotonde, lineari e confortevoli
nonché da aperture di tastiere e pianoforte più ariose.
Nel complesso, un album di levatura superiore alla media ed ottimamente
registrato che vi consiglio di fare vostro: io, nel frattempo, mi armo di
cuffie e vado a riascoltarmi per la centesima volta "L'uomo nuvola"
…..
- The instrumental "Psychofonic
Oblique Rock" played by the italian trio Stereokimono is back again
after the 2000's debut release called "Ki". "Prismosfera"
is their second effort and the first under Immaginifica label: it has more
or less the same sound of "Ki", that is a so much varied sound
with a clever mix of different styles, but I think that the new album is
better balanced and mature. You can find the funky/jazz of "Onda Beta",
the oriental contaminations (so frequently used) of the wonderful "Bahnhofstrasse".
Then the improvisation and the "out of schemes" rule the music
of "Xetrov 5" e "Salamandra", two tracks almost casually
born with spontaneity. In these tracks Antonio Severi's guitar work reminds
me the americans Djam Karet. Finally the band can be a little "less
oblique" with "Rosso di luna" and "L'uomo nuvola",
which are absolutely my favourite tracks. Here the melodies are sweeter,
more confortable and really psychedelic (Pink Floyd or Porcupine Tree ??).
Overall, "Prismosfera" deserves my recommendation and in the meantime
I put the headphones on and I listen to "L'uomo nuvola" for the
hundredth time !!!
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!