STEVE ADAMS
MAIDEN VOYAGE (1998)
VERTIGO (1999)

U.S.A.
GENRE: ROCK
LABEL: 3 EARS
WEBSITE:
REVIEWED: 2004 DECEMBER 20TH
RATING: 75/100 + 70/100
 

 

Steve Adams è un apprezzatissimo chitarrista americano, sulle scene dagli albori degli anni ottanta, ma che gli appassionati di rock progressivo hanno conosciuto come membro della band di Peter Bardens, il compianto tastierista dei primi Camel. La loro collaborazione è durata la bellezza di sette anni, dal 1989 al 1996 ed è culminata, verso la fine, addirittura con l'inserimento di Andy Ward alla batteria e degli Stati generali dei Caravan. Per la serie, mancava solo Andrew Latimer….
Successivamente Steve ha proseguito in solitario con una interessante carriera solista nel corso della quale ha chiaramente fatto fruttare l'esperienza maturata a fianco di Bardens.
"Maiden Voyage" è il suo primo parto solista, un disco quasi interamente strumentale dal quale emergono sia la sua notevole tecnica chitarristica, che la volontà di curare gli arrangiamenti e le sfumature che fanno da cornice alle fughe soliste. Avete capito che non siamo al cospetto di una sterile esibizione di tecnica, sebbene in alcune tracce come l'iniziale "Maiden Voyage", ed ancor più in "Tribes", Steve si dilunghi molto a mostrarci quanto sia dotato. Nella title-track, inoltre, si nota chiaramente l'ispirazione latimeriana delle sue melodie portanti. Alcuni brani come "Sheltering Sky" sono cantati dallo stesso Steve ed il risultato appare più che dignitoso. Infine è assolutamente divina "Highlands", un breve (troppo !) spaccato di romanticismo acustico.
Un disco che consiglio spassionatamente, dove troverete una intelligente alternanza di atmosfere acustiche, buone e soprattutto copiose parti di tastiere ed una vena solista di Steve, come già detto, mai troppo esagerata.
Nell'album successivo, "Vertigo", uscito nel 1999, Steve innanzitutto abbandona il cantato e, quasi del tutto, i connotati sinfonici e pomposi di "Maiden Voyage", in favore di un rock chitarristico completamente strumentale più robusto e d'impatto. Agli arrangiamenti + ridondanti di tastiere e talvolta acustici del disco d'esordio, viene infatti data la precedenza ad un maggior virtuosismo ed all'esecuzione di scale più veloci e metalliche. Ed allora "Vertigo" è un brano più alla Joe Satriani che alla Latimer, cui seguono "Wash the Watch", "Tales Of The Flying Cat" e "Tapped", anch'esse molto dinamiche e dall'incedere heavy-rock. Gli unici brani che riprendono le sonorità passate sono "Maiden Voyage II" e la bellissima rivisitazione del celebre brano dei Camel "Lunar Sea", qui proposta in una veste sostanzialmente simile all'originale.
Nonostante l'illuminante presenza dei due brani appena citati e la comunque buona qualità di tutti gli altri (soprattutto la title-track), "Vertigo" non riesce ad eguagliare la magia sprigionata dal precedente lavoro ed il motivo è riconducibile proprio al cambio attitudinale di Steve, la cui chitarra qui sprigiona riff più convenzionalmente hard-rock che progressivi.
Steve Adams is a very appreciated american guitar player, in the music scene about since early eighties. Progressive rock fans had the chance to know his skilled playing, during his seven years long collaboration with ex-Camel keyboardist Peter (R.I.P.) Bardens. Steve had played with him from 1989 to 1996, then he started his own solo career, taking advantage of that interesting experience.
"Maiden Voyage" is Steve's first and almost all instrumental effort that shows both his incredible skillness and a maniacal cure of the arrangements and shadings. I think you understood we're not in front of a piece of work full of guitar excercises, though some tracks like "Maiden Voyage" and "Tribes" have really long solos. The title-track also shows an always welcomed Latimer-like guitar playing. Some tracks like the good "Sheltering Sky" are sung by Steve himself and final result is more than dignified but I personally deply love "Highlands", a too short (unfortunately) example of acoustic romanticism. A strong and convincing debut album, absolutely recommended.
With the following work, called "Vertigo" and released in 1999, Steve abandoned the vocal section and, almost all, the symphonic and pompous features from his music style in favour of a totally instrumental and harder-edged music. So "Vertigo" is a track closer to Joe Satriani's stuff than to Andy Latimer's and the follower "Wash the Watch", "Tales Of The Flying Cat" and "Tapped" have a really dynamic and heavy-rock feeling. It couldn't seem a weak point to the most of you and certainly it doesn't, because they're all good tracks, especially the title-track. Only "Maiden Voyage II" and the rivisitation of the famous Camel track "Lunar Sea" can show the symphonic attitude of the previous album.
Overall, "Vertigo" is not as good as "Maiden Voyage" according to me.

Luca Alberici