- Esistono gruppi che si occupano di quella che mi piace definire divulgazione prog, quella sottile terra di confine tra il pop orecchiabile ed il rock più evoluto. Gruppi in grado di piacere al fan medio dei Michael Learns To Rock (citazione non casuale) ed a non dispiacere affatto anche al fan medio del prog sinfonico, alla ricerca magari di tre quarti d’ora di maggior disimpegno. Il compito non è dei più facili ma, se ben svolto, assolutamente piacevole e gratificante.
E’ proprio questo il caso degli Splinter, gruppo olandese all’esordio discografico ufficiale dopo la realizzazione di alcuni demo tra il 2001 ed il 2003.
Sarà stato il reclutamento di un produttore professionista, ma “Dreamers” impressiona per la professionalità esibita, per la sensazione nitida del “c’è tutto ed al posto giusto” ed a tutto ciò i cinque ragazzi ci mettono veramente del loro con una prova maiuscola sia in fase compositiva che esecutiva. Tra tutti spicca il chitarrista Didier Kerckhoff, vero leader con i suoi virtuosismi dosati intelligentemente, le sue ritmiche talvolta serrate ed i suoi solismi ipermelodici.
I brani seguono uno schema standardizzato: partenza rassicurante con melodia accattivante, sviluppo strumentale musicalmente più sostanzioso con stacchi, cambi di velocità e dialoghi serrati tra chitarra e tastiere. Il finale, poi, riprende il tema iniziale.
Il meglio del disco è racchiuso nelle due suites “Reflections” e “The Devil’s Advocate” che meglio incarnano il connubio tra melodia e ricerca sonora.
Insomma, se amate il lato più morbido del prog, quello dei Sylvan per intenderci, ma anche quello più ridondante dei Flower Kings, “Dreamers” non potrà che essere uno dei dischi che più ascolterete una volta acquistato.
Il cd è uscito anche in edizione limitata con Dvd allegato contenente biografia, video e foto a volontà. Come sempre succede in questi casi, l’incontro tra l’utile ed il superfluo.
- COMING SOON
Luca
Alberici
HOLLAND