- L'istrionico
e simpaticissimo Luis Nasser, bassista e mente creativa dei Sonus Umbra,
mi aveva anticipato che il nuovo (e secondo) lavoro della band sarebbe stato
sostanzialmente differente dal primo. In effetti all'apparenza "Spiritual
Vertigo" può sembrare più ostico, più sfuggevole
e meno appariscente del precedente "Snapshots From Limbo",: c'è
meno pianoforte e tastiere e nella sua globalità è più
pesante ed aggressivo. Tuttavia si può dire che le caratteristiche
principali e distintive del suono dell'ombra siano rimaste inalterate, cosi
come la buona vena creativa che sta illuminando questa prima parte della
loro carriera: reputo unica ed irresistibile la sapienza con cui sanno far
coesistere all'interno di ciascun brano la melodia pura e l'aggressività,
la malinconia ed il brio, l'oscurità ed il fulgore. Tutti opposti
che qui si attraggono in un perenne equilibrio instabile ottenuto grazie
al calore della chitarra acustica di Luis Nasser, la voce nasale, molto
evocativa e narrante di Andres Aullet, nonché dalle note gravi del
pianoforte.
Dicevo che l'alchimia è la medesima ma gli arrangiamenti di "Spiritual
Vertigo" sono in realtà molto più sporchi e diretti in
sintonia con le liriche forti di accesa denuncia rivolta soprattutto al
sistema americano ed all'annosa questione mediorientale. Episodi come "Bone
Machines" e "Fascinoma" si distinguono per la sezione ritmica
fitta e minacciosa, mentre in "Fool's Arcadia"( superlativo qui
il contrasto tra la tranquilla introduzione ed il giro di basso che cambia
faccia al brano), in "Man Of Anger And Light" ed in "Timequake"
prevale la componente più melodica e malinconica dello stile della
band . "Self Erosion" ha più o meno le stesse caratteristiche
di morbidezza ma nel finale accelera con un assolo di chitarra mozzafiato.
Rispetto al disco precedente ho notato anche meno palesi riferimenti ai
Pink Floyd che, se da una parte rendono questo nuovo lavoro meno prog nel
senso stretto del termine, dall'altra gli consentono di esprimere una maggiore
originalità e personalità.
Un gran bel disco, che, vi confesso, non mi ha coinvolto subito, ma che
proprio per questo ha poi raggiunto vette di gradimento personale ancora
più elevate. Molto consigliato !!
- The sound
of Shadow is back, darker and brighter than ever !! As Luis Nasser told
me in advance, the new album "Spiritual Vertigo" is a little heavier
and stronger than "Snapshots From Limbo". It's also more fleeting
and less striking; the Pink Floyd strong influence partially vanished here
(I found only some traces in the last two songs) and it means they're looking
for their own personality and unique sound. Nevertheless the typical Sonus
Umbra approach to music is always the same, as well as the high creative
vein they're showing us. Each song has both pure melodies and aggressiveness,
melancholy and joy, darkness and brightness: all these opposites keep themselves
balance. Tracks like "Bone Machines" and "Fascinoma"
have a thick rhythmic section, while "Fool's Arcadia" (really
exciting !!), "Man Of Anger And Light" and "Timequake"
show the melancholic side of Sonus Umbra music. Finally "Self Erosion"
starts in the same vein and then goes a little faster with a wonderful guitar
solo at the end. Wow !! As always, Luis Nasser has something to say, so
lyrics aren't less important than music: here he criticizes the american
system with its contradictions and talks about the never ending tension
between Israel and Palestine. Is it quite clear now why aggressiveness and
sadness can live together ??
A recommended effort in my opinion. The band's recommendation is to sit
comfortably, have a drink and push play.
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!