- I tedeschi Solar Project
iniziano la loro carriera nel 1990 e, con "Force Majeure", giungono
al loro sesto album in studio dopo che pubblico e critica avevano accolto
con giudizi positivi i loro precedenti album. Io li scopro adesso per la
prima volta e do per buona l'opinione comune che li ha dipinti come amanti
delle atmosfere più spaziali e d'atmosfera dei Pink Floyd. Non è
quindi un caso che l'iniziale "Days Of Wrath" mi abbia notevolmente
disorientato ed impaurito con un pop elettronico scialbo e poco ispirato,
abbastanza vicino allo stile dei connazionali Kraftwerk e che quindi poco
o nulla avrebbe da spartire con le aderenze floydiane citate poc'anzi.
Forse si è trattato solo di un timido tentativo di esplorare sonorità
differenti, comunque il sollievo è stato grande quando le prime note
di "Thunderstorm" mi hanno fatto tornare i conti. Qui cominciano
ad emergere le vere peculiarità del loro suono e la buona vena creativa
che illumina i sei ragazzi tedeschi. E' difficile non farsi trasportare
passivamente dalla dolce compattezza e fluidità delle trame musicali,
talvolta eteree e meditative mentre in altre circostanze più sostanziose
e ritmate, figlie, credo, delle tematiche che stanno dietro alla loro musica:
riflessioni metafisico-ecologiste sulle forze della natura in netto contrasto
con l'azione distruttrice dell'uomo. Se "Thunderstorm" dura ben
30 minuti (dalla traccia 2 alla 8), "Force Majeure" solo 20 minuti
(dalla traccia 9 alla 12), ma concentra in minor spazio una qualità
compositiva ancor superiore: la nona e la decima traccia meritano certamente
una citazione di merito e rappresentano i momenti di maggior ispirazione
floydiana (ma anche alla Porcupine Tree per chi gradisce di più).
L'epilogo della title track (traccia 12) è quella che esibisce il
più alto spessore grazie ad un lavoro di chitarre distorte e di tastiere
che tengono in tensione il ritmo con ottime linee melodiche che poi si ammorbidiscono
nel finale. Infine "War", ben costruita sulla chitarra acustica,
assolo di sax e finale anthemico da accendino, molto simile a "Catch
The Rainbow" dei Rainbow. L'unica nota semidolente è la voce
della nuova arrivata Bettina Wirtz, che non infastidisce troppo ma non si
conferma mai all'altezza della situazione.
Ottima la veste grafica del cd, sul cui retro trovate le impronte digitale
dei sei musicisti in modo che possiate identificarli senza esitazione come
gli autori di questo buonissimo album di rock progressiivo spaziale ..ed
ecologista. Consigliato.
- Solar Project
is a german band existing since 1990. "Force Majeure" is the sixth
one and I listened to their music for the first time. Both themselves and
critics describe their music as a wonderful blend of athmospheric art rock
with floydian influences and I must subscribe this common point of view.
However the first track "Days Of Wrath" disppointed me and made
me so confused: it's an electronic pop song (a-la Kraftwerk), not so inspired
and so far from the thing I waited from them. Where are the floydian vein?
And the good inspiration? There's something wrong in all this. Well, the
album is not over and with the following "Thunderstorm" the bill
is starting to be right. Thirty minutes of great music, divided into seven
parts (from track 2 to 8) sometimes meditative, sometimes stronger that
show an impressive songwriting by the six guys. The twenty minutes of "Force
Majeure (from track 9 to 12) are even better: the ninth and tenth track
deserve my deep recommendation as the most floydian (or a-la Porcupine Tree)
songs in the album. In any case my favourite is the track 12 : distorted
guitars and keyboards keep the tension so high and , in the final part,
the melodic lines get softened. The final "War" is ruled by a
mellow acoustic guitar and a sax solo; the epilogue is an anthemic growing
of emotions to listen with your lighter on (it reminded me "Cath The
Rainbow" by the eponymous band .. doesn't it??).
On the back side of the cd you can find the finger-prints of all the Solar
Project members, so you can recognize with any doubt the authors of this
very good spacey-art-ecologistic piece of work. I'm still running to get
their previous ones…. Recommended.
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!