SHINGETSU
LIVE 25.26 JULY 1979 (2004)

JAPAN
GENRE: PROG
LABEL: MUSEA
WEBSITE: Shingetsu official
REVIEWED: 2004 DECEMBER 27TH
RATING: 75/100

 

La sempre più proficua joint-venture stipulata ormai da qualche anno tra la Poseidon e la Musea, ha posto all'attenzione del pubblico europeo un numero sempre crescente di gruppi giapponesi, la maggior parte dei quali al loro esordio discografico. Nel caso specifico invece mi trovo a commentare le gesta degli Shingetsu, un gruppo del Paese del Sol Levante che non esiste più da parecchi anni ma che ha avuto il merito (e le ottime capacità) di gettare le basi per l'esplosione del movimento progressivo nipponico di fine anni settanta.
il disco dal vivo in esame è una registrazione di un doppio concerto del 1979, immediatamente susseguente all'incisione del loro disco d'esordio in studio: sebbene gli Shingetsu riescano a sorprendermi positivamente con un materiale di indubbia qualità ed efficacia, trovo altresì arduo parlare di loro senza scomodare per l'ennesima volta i Genesis, dei quali sembravano proprio riprendere sia le peculiarità stilistiche che quelle sceniche. L'unico elemento che li rendeva riconoscibili come gruppo giapponese era la voce, peraltro a mio parere non particolarmente dotata, di Makoto Kitayama che cantava in lingua madre. Musicalmente, al contrario, proponevano un art-progressive sinfonico di matrice prettamente europea.
A parte la scarsa personalità, i nove brani del concerto si attestano tutti su buoni livelli, talvolta addirittura ottimi come è il caso di "Oni", "Afternoon-After The Rain" e "She Can't Return Home". L'unico difetto, purtroppo assai evidente, è la appena accettabile qualità della registrazione, un po' troppo impastata e che non esalta affatto le apprezzabili evoluzioni strumentali eseguite soprattutto dalle tastiere di Akira Hanamoto e dalla chitarra di Haruhiko Tsuda.
Una graditissima riesumazione di vecchio materiale fonografico che consiglio ai più nostalgici ed esigenti appassionati del rock progressivo sinfonico anni settanta di scuola Genesis.
The more and more profitable joint-venture between french label Musea and japanese Poseidon has already submitted to our attention many interesting prog releases from Japan. The latest is about an old japanese band called Shingetsu who recorded this live stuff back in 1979 immediately afterward their debut studio album. After more than 25 years we can listen to the two gigs played in Tokyo on July 25th and 26th.
Musically, they were not so original because they clearly took inspiration from the Genesis style and overall from european art-symphonic school. Besides, the black and white pictures inside the beautiful digi-pack let us see they certainly played their gigs by using scenic effects and dress-ups. For these reasons they are recognizable as a japanese band only for Makoto Kitayama' s voice singing in mother tongue. Despite of all, the nine tracks are so well concepted and played, sometimes really excellent like "Oni", "Afternoon-After The Rain" and "She Can't Return Home". The only weak point is the recording's poor quality.
A really interesting release, recommended to all the nostalgic and exacting lovers of symphonic progressive rock coming from the seventies.

Luca Alberici

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