- Scott Jacks è
un musicista canadese di Vancouver che fino a ieri non conoscevo affatto.
E' cresciuto musicalmente suonando pianoforte classico, chitarra e batteria
ed ispirandosi a nomi del prog quali Camel, Gentle Giant e King Crimson.
Dal 1982 al 1991 ha fatto parte di un gruppo denominato First Aid con il
quale ha pubblicato due lavori, per poi intraprendere una carriera solista
contraddistinta dall'album omonimo del 1995 e dall'ultimo "You Know
Me By Now".
Il primo disco omonimo è un valido esempio di pop elettronico ricco
di buone ambientazioni: "Another Time, Another Place" è
una buona apertura ma solo da "Creative Arrogant Parasites" e
dalla successiva "Open Letter To Someone" in poi il disco comincia
a decollare. L'ascolto è rilassante anche se la gradazione pop, soprattutto
delle linee vocali e del suono della batteria, è talvolta troppo
stucchevole. I brani migliori di questo esordio sono quelli in cui Scott
tenta (riuscendoci per la verità) di lambire territori più
sinfonici con raffinate partiture di chitarra acustica ed un orchestrazione
più genuina. Ed allora, "Almost All The Time" suona vagamente
alla Alan Parson Project , mentre "Sparkies" sembra avvicinarsi
alla produzione dei Camel di inizio anni ottanta. Un esordio dignitoso ma
non privo di difetti, soprattutto di forma.
"You Know Me By Now", pubblicato nel 2003, mantiene
le principali peculiarità dell'esordio ma è decisamente più
ambizioso e strutturalmente più elaborato. Qui Scott fa uso di una
varietà maggiore di strumenti, di stili differenti e di ambientazioni
che donano al lavoro un fascino superiore. Anche le canzoni mediamente hanno
una durata maggiore. "Film Star" si candida subito come uno dei
momenti migliori del lavoro: il brano è costruito sul pianoforte
di Scott (molto emersoniano nella parte centrale) e sul flauto di Holly
Burke. Anche l'ottima "Wintertime Blues" si attesta sullo stesso
livello. Come detto, qui si trova una varietà maggiore di ingredienti:
jazz, pop raffinato, new age e folk. Nella title-track ritroviamo il flauto
e la chitarra acustica che accompagnano una ballata dolce e rilassata. "To
Michael Hedges" è un 'arpeggio di sola chitarra acustica molto
efficace che mi riporta alla mente lo stile di un grande connazionale di
Scott: Rik Emmet. "9 In Essence" è definibile come un incrocio
azzeccato di jazz e folk.
Insomma, "You Know Me By Now" è un deciso passo avanti
rispetto al disco d'esordio sebbene anch'esso contenga un'attitudine pop
in alcuni frangenti un po' fastidiosa e dimostra le ottime capacità
sia compositive che esecutive (un po' meno quelle vocali) di Scott Jacks.
Un artista da seguire …
- Scott Jacks is a canadian
musician from Vancouver, totally unknown to me until yesterday. Musically,
he grew up playing classic piano, guitar and drums and taking inspiration
from prog monsters like Camel, Gentle Giant and King Crimson. From 1982
to 1991 he played for First Aid and released two albums; then he started
a solo project with an eponymous album in 1995 and the latest "You
Know Me By Now" (2003).
The first album is a fine example of electronic pop music: "Another
Time, Another Place" is a good opener but only from "Creative
Arrogant Parasites" and "Open Letter To Someone" on, the
album starts to take off. The listening is really relaxing even if the pop
gradation of both vocal lines and drums is sometimes boring. The best tracks
of the album are those where Scott tries (and can do it !!) to reach more
symphonic lands with refined acoustic guitar melodies and good orchestrations.
So , "Almost All The Time" sounds a-la Alan Parson Project , while
"Sparkies" is closer to Camel productions of the eighties. Overall,
a dignified debut.
"You Know Me By Now", released in 2003, keeps
the same attitude of the first album but it's more ambitious and better
built. Here we find a larger number of instruments and different styles
mixed together. "Film Star" is a really attractive song played
by Scott's piano (a-la Keith Emerson in the middle) and the flute of Holly
Burke. Other beautiful songs are "Wintertime Blues" and "9
In Essence". As I told before, you can find so different styles: jazz,
refined pop, some New Age and Folk traces. "To Michael Hedges"
is a sweet acoustic guitar piece reminding me another canadian skilled guitarist:
Rik Emmet.
No doubt, "You Know Me By Now" is a strong step ahead showing
a Scott's good songwriting ability (less vocals ability). A musician to
keep in mind …
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!