SCORPIONS
UNBREAKABLE (2004)

GERMANY
GENRE: ROCK
LABEL:
WEBSITE: SCORPIONS official
REVIEWED: 2004 NOVEMBER 10TH
RATING: 60/100
 

 

Forse è il caso di fare un bilancio degli ultimi otto anni di carriera degli Scorpions per cercare di valutare in quale contesto artistico si incastra questa loro ultima fatica intitolata "Unbreakable". Dopo il discreto "Pure Instinct" del 1996, la band di Hannover ha vivacchiato grazie a sterili compilation e dischi dal vivo del tutto superflui (con la sola eccezione del bellissimo album acustico) dimostrando a tutti di non avere più molte cartucce da sparare. Poi hanno tentato la svolta pop con "Eye To Eye" ma sono stati inesorabilmente stroncati sia dal pubblico che dalla critica. Così, con il pungiglione tra le gambe e con le idee sempre più confuse, Klaus Meine e Rudolf Schenker (ormai gli Scorpions sono loro perché l'apporto di Matthias Jabs è come sempre marginale) hanno pensato bene di fare dietrofront, rispolverando il rock'n'roll di "Crazy World" e di "Face The Heat". Peccato tuttavia che "Unbreakable" non riesca nemmeno a sfiorare la qualità compositiva dei due suddetti album: molte, troppe delle tredici canzoni presenti sono fotocopie sbiadite di quanto hanno già scritto in passato e sono convinto che questa operazione non sarà molto apprezzata dai fan di lunga data (alla cui categoria anch'io appartengo), ma risulterà piuttosto irritante. In un contesto non certo gratificante, ci sono tuttavia alcuni spiragli di luce identificabili in "New Generation", "Deep And Dark" ed in "Through My Eyes"; quest'ultima, in particolare, non sfigurerebbe affatto come bonus in un'ipotetica edizione rimasterizzata di "Blackout". E non potevano mancare neanche i soliti lenti: sono due, "Maybe I Maybe You" e "She Said", ma solo il primo si pone al di sopra di una media che comunque negli ultimi anni si era progressivamente abbassata.
A dispetto del titolo, a me è sembrato un lavoro piuttosto fragile e scarsamente ispirato, una minestra riscaldata da non disprezzare ma neanche da esaltare. La sufficienza è per la stima ..
Maybe it's time to strike the balance of the last eight years of Scorpions career. After the not bad 1996's "Pure Instinct", the band got along thanks to useless compilations and live albums (except the wonderful "Acoustica" only). Then they tried the poppy turning-point releasing "Eye To Eye" slated both by critics and fans. Now the new album "Unbreakable" is a clear come back to the same sounds of albums like "Crazy World" and "Face The Heat". I 'm sure all the die-hard Scorpions fans are really happy of it, but It's a pity that "Unbreakable" doesn't reach the same good quality and inspiration of the mentioned albums. Many, too much of the thirtieen songs inside here are only faded photostats of the wonderful stuff written in the past. The only rays of light are "New Generation", "Deep And Dark" and "Through My Eyes"; the last mentioned could be added (as bonus track) to an hypothetical remastered edition of the masterpiece "Blackout". Finally there are two ballads, "Maybe I Maybe You" and "She Said".
Despite of the album's title, I think it's a quite weak and fragile work: it's neither to look down, nor to exalt.

Luca Alberici

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