- L'Olanda sinfonico
progressiva è sempre stata molto generosa nell'offrirci formazioni
costantemente all'altezza della situazione. Negli ultimi anni ne sono spuntate
come funghi; penso ai Knight Area, ai Mangrove, agli Us ed appunto ai Salmon,
tutte band accomunate da una forte passione per il rock progressivo sinfonico
e romantico di scuola Genesis, Marillion, Kayak ed Iq. "When The Dust
Settles…" è già il secondo album dei Salmon, costituito
da sei tracce di durata medio-alta, sempre al di sopra dei sette minuti.
Lo stile proposto da questi ragazzi di Amsterdam è di forte derivazione
neo-progressive ma nel complesso suona abbastanza personale ed originale.
Non ci sono, infatti, momenti in cui i riferimenti alle glorie del passato
risultano pacchiani o troppo evidenti. Gli ingredienti migliori del disco
sono gli ottimi cambi di ritmo, presenti soprattutto nei brani più
lunghi, gli efficacissimi e ben dosati inserti di pianoforte e tastiere
e la voce del bravo Jan Jaap Langere.
Abbastanza latitante è invece Gerrit Hoogebeen, la cui chitarra,
soprattutto in fase solistica, non da un apporto quantitativamente confacente
al tipo di musica in cui si cimentano i Salmon.
I singoli brani sono tutti dal gradimento garantito, anche se ritengo che
un orecchio di riguardo vada riservato a "September Weeps", una
ballata molto suggestiva e ricca di sfumature, a "Time To Fantasize"
ed a "Three" che è forse il brano più convenzionale
nel senso che riproduce fedelmente l'ABC del neo-prog romantico di scuola
Genesis.
Un buon disco, certamente lontano dall'essere un capolavoro, ma di cui è
veramente difficile rimanere delusi.
- In the last
few years, the Dutch sympho-progressive scene has been rather generous because
it could offer really interesting bands with a common and strong passion
for romantic and symphonic progressive rock in the vein of Genesis, Marillion,
Kayak and Iq. For example, I'm talking about the latest bands as Knight
Area, Mangrove, Us and, exactly, Salmon.
"When The Dust Settles…" is the second Salmon's album, featuring
six long tracks where the shortest one is seven minutes long: they're all
pleasant but my favorites are "September Weeps", an evocative
ballad, "Time To Fantasize" and "Three".
The music played by these guys from Amsterdam is influenced by the above
mentioned great bands, but overall I also found a quite personal and original
style . The best ingredients of this album are the great variety of moods
and ryhtms, a large use of piano and keyboards breaks that give an atmospheric
and refined touch to the music. Finally I like Jan Jaap Langere's voice.
Instead Gerrit Hoogebeen's guitar is quite absconding, especially in the
lack of solo's throughout the album; being sure he's a good guitarist, I
think he should give a major contribution.
Overall, this is a truly enjoyable effort from Salmon, though not a masterpiece
and I'm sure It won't disappoint anyone into progressive rock world.
Luca
Alberici
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