- Avevamo appena salutato
il 2004 e dato il benvenuto al nuovo anno, che all'alba del 5 gennaio i
Root pubblicano il loro quinto disco intitolato "Illumination".
Per i più distratti, Root è un progetto musicale nato in Inghilterra
nel 1998, che in sette anni di attività non ha mai dato la possibilità
al gossip progressivo inglese di parlare di dissidi interni al gruppo e
quindi neanche di avvicendamenti di formazione. Ciò semplicemente
perché i Root sono la creatura di un solo uomo, David Kendall, accompagnato
solo dalla sua capacità di suonare tutti gli strumenti, di cantare
e di aggiungere qualche diavoleria informatica. Fare tutto da soli può
costituire un limite per la creatività, ma anche un grande vantaggio
perché si portano avanti le proprie idee senza che gli ego più
o meno sviluppati di altri compagni di avventura si scontrino e diventino
controproducenti.
Ma veniamo alla musica: "Illumination" è senz'altro un
disco diverso dal precedente (e brillante) "Revolution": c'è
innanzitutto una maggior varietà stilistica che abbraccia buona parte
delle sue influenze dichiarate (gli ultimi Marillion, Spock's
Beard ed It Bites su tutti), sebbene la spazialità
delle geometrie di forte derivazione floydiana, tipica
del songwriting di David, sia sempre protagonista. Questa però si
trova racchiusa all'interno di brani più essenziali, meno dilatati
e che vanno al dunque con maggior sollecitudine senza inutili sprechi di
preliminari e di fronzoli. C'è quindi il recupero della forma canzone
talvolta dai connotati molto commerciali come in "The Meaning"
ed in "Healing In Me".
Un'altra delle conseguenze fisiologiche di questo cambiamento è stata
una più massiccia presenza della voce di David, che considero l'unico
punto debole del disco: in verità il timbro e le tonalità
sono più che accettabili ma alla lunga i suoi vocalizzi risultano
un po' piatti e con un'estensione ridotta.
Il disco nel complesso offre numerosi spunti di grande interesse, concentrati
soprattutto in brani di valore assoluto come "Wishing Man" , "Anything",
"The Most", "Always" e "No Mercy", mentre
gli episodi di scarso interesse sono veramente limitati ad uno, massimo
due.
E' forse tempo di bilanci e ritengo che con i cinque album sinora realizzati
David Kendall abbia dimostrato di essere un artista sensibile e molto ispirato
che meriterebbe molto più di un autoproduzione destinata verosimilmente
a soddisfare la solita striminzita congrega di appassionati. Se queste poche
righe potessero contribuire ad allargare il suo bacino d'utenza, ne sarei
molto soddisfatto.
- I had just finished
wishing everybody a happy new year that Root came out with the fifth album
called "Illumination" on 2005 January 5th.
The less absent-minded know so well that Root is a music project born seven
years ago in England. It's the only band that never encountered changes
of line-up, internal quarrels and clashes of Ego's. At least, I've never
read the english prog-gossip reporting something like that simply because
Root is a single-man project conceived and led by David Kendall. He plays
all the instruments, he sings, he produces, he records, he designs and prints
covers, he keeps his own website and sometimes he finds the time to go to
the bathroom.
Anyway, let's talk about music: "Illumination" is quite different
from the previous (and for me brilliant) "Revolution" because
it shows a more varied stylistic approach to music covering almost all the
influences cited by David himself (I think Marillion, Spock's
Beard and It Bites above all). Besides, the typical
floydian attitude of his songwriting - I mean the spacey
wide atmospheres - is here again but everything is enclosed inside more
essential and less expanded tracks hitting the mark with more promptness.
"The Meaning" and "Healing In Me" are good songs showing
the commercial side of Root but I prefer songs like "Wishing Man"
, "Anything", "The Most", "Always" and "No
Mercy", definitely the most inspired moments of "Illumination".
I'm more and more convinced that David Kendall deserve much more than a
couple of self-produced works and I really hope my humble support could
help him to increase his popularity.
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!