- La Polonia va ormai
considerata terra dalla consolidata tradizione in campo prog sinfonico,
potendo vantare un numero assai elevato di gruppi qualitativamente sopra
la media.
I Riverside sono solo una delle più recenti proposte polacche uscite
sul mercato ma anche quella che sta riscuotendo i consensi più vasti:
questo ottimo album autoprodotto intitolato "Out Of Myself" non
abbassa certo la media qualitativa nazionale e giustifica ampiamente il
seguito che la band sta ottenendo. In realtà i Riverside non sono
certo quel trionfo di innovazione stilistica ma a modo loro sanno essere
abbastanza originali nel mescolare le melodie dolci, malinconiche e le aperture
ariose e sinfoniche tipiche della tradizione sinfonica polacca capitanata
da Collage e Satellite per poi calarle in un contesto più robusto
ed a tratti più complicato.
Il basso pulsante conferisce il groove ed il ritmo giusto ai brani, mentre
le tastiere di Michal Lapaj, abbastanza latitanti in fase solista, ordiscono
un onnipresente tappeto di grande atmosfera. Le star del gruppo sono comunque
il cantante Mariusz Duda ed il chitarrista solista Piotr Grudzinski: il
primo, dotato di ottimo timbro, sa alternare pulizia, melodia e cattiveria
(quest'ultima molto rara in verità). Il secondo si produce in assoli
di classe e pulizia.
Non entro nel merito delle singole tracce, considerando la loro estrema
omogeneità, ma va sottolineato come si attestino tutte su un livello
alquanto soddisfacente, benché nessuna possa veramente essere considerata
un capolavoro. Troverete brani sinfonici, altri che partono sinfonici e
che poi si irrobustiscono; inoltre, per i più romantici, sono presenti
anche un paio di dolci ballate acustiche.
Se amate gli Abraxas di "99", i Satellite, ma anche gli Opeth
più recenti ed i Pain of Salvation, nei Riverside troverete una sintesi
di questi gruppi ed anche qualcosa in più. Un disco senz'altro "allineato"
e divulgativo ma di indubbia qualità.
- Riverside is one of
the latest interesting acts coming from Poland whose progressive rock scene
is growing up so fast always keeping an high standard of quality.
Their first self-produced album, "Out Of Myself", is not an exception
and contributes to the good national average quality.
As a matter of fact the band is not a triumph of stylistic innovation but
music is able to have its own originality anyhow. They mix mellow and sweet
melodies, symphonic themes putting them upon a hard and metal foreground.
The pulsing bass guitar gives the right groove and rhythm to each track
while the keyboards played by Michal Lapaj don't play any solo's but lay
down a perpetual atmospheric carpet.
In any case the uncontested stars of this album are the singer Mariusz Duda
and the guitarist Piotr Grudzinski: Mariusz is well tuned and he knows how
to take turn a clean and rough vocalism. Piotr plays several fine solos
throughout the whole album.
Well, if you love some polish bands like Abraxas and Satellite, but also
Opeth and Pain Of Salvation, it's not strange if you'll like this one too.
"Out Of Myself" is a popularizing though very satisfying album.
Luca
Alberici
Have
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