"Quest For The
Heartland" è il mini-cd d’esordio degli olandesi Ricocher, interamente
autoprodotto e che ci propone un neo progressive rock non originalissimo
ma di sicuro interesse per l'affamatissimo prog fan. La cura con cui è stato
confezionato il cd (musica e artwork) è di prim’ordine e nessuno direbbe
mai che si tratta di un cd autoprodotto visti gli alti costi da sostenere.
Ma evidentemente i Ricocher fanno sul serio ed hanno investito dei quattrini
con entusiasmo affidando a Mattias Noren (Arena ed altri) l’aspetto grafico,
curando nei minimi particolari gli arrangiamenti e la qualità di registrazione.
L’iniziale "The
Code" è molto Rush oriented stile "Power Windows" soprattutto
nell’incedere del ritornello mentre "Your Pride" è la classica
cavalcata neo-prog, divertente e molto ritmata, che si candida come l’ideale
apripista per i loro concerti e che strizza entrambi gli occhi a "Market
Square Heroes" dei Marillion ed a tutti i suoi nipotini più giovani.
Non fraintendetemi,
però, ho messo in evidenza le somiglianze illustri solo per dare le coordinate
della loro musica e senza voler ridimensionare i Ricocher che invece cercano
sempre di rielaborare con intelligenza e personalizzare il loro sound. Le
indubbie capacità dei musicisti poi fanno il resto..
La title-track conclude
il minicd e lascia il miglior ricordo possibile di questi ragazzi, con il
brano senza dubbio più ispirato e completo: splendido l’assolo a metà brano
unitamente al feeling generale che può essere accostato ai migliori Clepsydra.
Dopo il breve ascolto
dei 22 minuti scarsi del cd ho tratto impressioni decisamente positive sul
gruppo che certamente si farà largo con autorevolezza nel panorama neo-prog
europeo. In definitiva nulla di miracoloso ma certamente uno di quei biglietti
da visita che non si mettono in tasca distrattamente e che non si dimenticano
così facilmente. "That’s Where The Quest Started"...
"That’s Where The Quest
Started". Ricocher is a new prog band from Holland and "Quest
For The Heartland" is their first self-produced cd. Nothing bad...really
!! Nobody would believe it’s a self produced work because of an high quality
artwork (by the emerging Matthias Noren) and a crystal clear recording.
They’re
strongly influenced by melodic prog rock bands like early Marillion (especially
listening to "Your Pride" which can be a beautiful opener for
their gigs), Rush ("The Code") and Clepsydra but I appreciated
their attempt to give a personal interpretation of the genre. The closing
title-track is absolutely the best one with a fantastic Bart Van Helmond
guitar solo and an impressive vocal section.
Yes, 22 minutes of great prog,
one of those visiting cards hard to forget. These days a new album is coming
out.. I’ll certanly talk about them again and very soon.