RETROHEADS
RETROSPECTIVE (2004)

NORWAY
GENRE: PROG
LABEL: UNICORN
WEBSITE: Retroheads official
REVIEWED: 2005 JANUARY 22TH
RATING: 90/100

 

Sono pochi gli album che catturano immediatamente la mia attenzione e che mi trasmettono quel piacevole senso di euforia, poi solitamente seguita dall'appagamento. Mi è capitato con questo ottimo disco dei Retroheads, un quintetto norvegese all'esordio discografico per la canadese Unicorn.
Il fatto che siano all'esordio non significa, come in questo caso, che gli artisti coinvolti siano alla loro prima esperienza: infatti il gruppo nasce attorno alla figura di Tore Bo Bendixen, già membro fondatore dei Fruitcake e successivamente apprezzato produttore televisivo in Norvegia. Pur non mettendo in dubbio la qualità dei programmi televisivi norvegesi (che peraltro non conosco), applaudo con favore questo ritorno alla musica di Tore, spinto dal forte desiderio di recuperare quei suoni e quelle attitudini del passato, di cui è sempre stato profondo appassionato. "Retrospective" è un modo eloquente di intitolare il suo ritorno sulla scena ed è un brillante esempio di rock progressivo sinfonico con copiosa abbondanza di tastiere, Minimoog e mellotron che amplificano notevolmente la spazialità e la ridondanza delle linee melodiche. Si rimane quasi rapiti ed incatenati allo stereo al cospetto dei magniloquenti arrangiamenti e dalle atmosfere maestose che regala l'album, ma si rimane soprattutto stupefatti dalla continuità con cui tutti i nove brani sanno offrire spunti melodici generosi. Da un contesto di tale qualità, mi limito ad estrapolare gli episodi che meritano la lode, come l'iniziale "Earthsong", "Man", "Urban Flight Delight" e "Judgement Day", quest'ultima, accostabile forse ai Solar Project con gli ottimi vocalizzi di Ann-Kristin Bendixen e l'egregio lavoro di chitarra di Tommy Berre nel finale. Infine, la mia Camel-dipendenza mi costringe a segnalarvi anche la conclusiva "The Fool", un brano strumentale nel quale chitarra e tastiere si inseguono vorticosamente come solo Latimer e Bardens sapevano fare.
Di solito, prima di dare un voto come 90/100, ci penso almeno novanta volte, ma "Retrospective" è proprio un album che consiglio di non lasciarsi scappare !!
I could count with my fingers all the releases able to catch my interest immediately after the first taste. "Retrospective" is among them: it's the first album by the norwegian proggers Retroheads, a five-piece under canadian Unicorn label.
Although I'm talking about a debut album, most of the Retroheads members are not at their first experience in music business: for example, who knows norwegian prog scene have already met Tore Bo Benedixen as founder member of Fruitcake and then appreciated Tv producer. Well, I haven't any doubts about the quality of norwegian Tv shows but I'm so happy Tore have decided to come back to music with this excellent piece of work. "Retrospective" is the rightest title for an album so close to the sound of seventies, a brilliant symphonic prog rock album plenty of keys, Minimoog and mellotron passages. I had been ravished both by the spacey arrangements and majesic atmospheres coming out from tracks like "Earthsong", "Man", "Urban Flight Delight" and "Judgement Day"; the last one features an impressive vocal section by Ann-Kristin Bendixen and an inspired guitar job by Tommy Berre. Lastly, my deep love for Camel music leads me to mention the final track "The Fool", an instrumental song where guitar and keys chase themselves as only Latimer and Bardens were able to do.
Usually I don't give a 90 out of 100 rating so easily and I think about it at least ninety times before, but "Retrospective" is an album that prog fans can't absolutely miss.

Luca Alberici

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