RC2
Rc2 (2003)

VENEZUELA
GENRE: PROG
LABEL: MUSEA
WEBSITE
REVIEWED: 2003 JULY 28TH
RATING: 80/100
La mia conoscenza, in verità ancora abbastanza limitata, della scena progressiva venezuelana si arricchisce di questa interessante proposta degli RC2. Nelle note biografiche leggo che il gruppo nasce dalle ceneri dei Radio Clip (da qui il nome RC2 presumo) attivi dal 1988 al 1996 ma sotto il cui monicker non hanno mai lasciato testimonianze ufficiali. Poi la reunion nel 1999, il contratto con la Musea, il cambio di nome ed il debutto. E che fior di debutto, aggiungerei!!!
La band sudamericana suona un neo-progressive rock sinfonico di matrice anglosassone senza alcuna contaminazione o personalizzazione tipica del paese da cui provengono; in questo senso mi è venuto spontaneo paragonarli agli argentini Nexus con i quali oltretutto condividono le liriche in lingua madre.
Seppur chiaramente derivativo ed abbastanza convenzionale, l'album sprizza freschezza ed è ricco di spunti melodici accattivanti e di qualità. Il pianoforte di Rafael Paz disegna l'iniziale "Obertura", un'introduzione strumentale che fa da preludio alla più robusta "Joroprog" con tastiere (abbondanti) e chitarra in grande evidenza. "Nada" potrebbe essere il potenziale hit-single dell'album, malinconica all'inizio ed impreziosita nel finale da uno bellissimo doppio assolo in sequenza ravvicinata di tastiere e chitarra proprio in perfetto stile Arena/Iq.
Un altro episodio degno di menzione è "Fria", il brano più lungo e più ambizioso dell'album dove emergono le qualità esecutive di tutti i componenti del gruppo. Non ho riscontrato alcuna vistosa lacuna se non l'utilizzo di qualche clichè di troppo ed una certa dose di ripetitività di "Gira la Tierra" che rimane il brano più debole delle dieci proposte.
Un debutto decisamente brillante che sono certo contribuirà a far lievitare la scena prog venezuelana e che per il momento non ne vuol proprio sapere di uscire dal mio lettore cd.
My knowledge about venezuelan progressive rock is deeper now after this new Musea release by RC2. The band was born in 1999 from the ashes of Radio Clip, originally founded in 1988 and then splitted off in 1996.
RC2 play a good synphonic neo-progressive rock in the vein of european bands as Arena, Marillion and Iq. I haven't found any folk traces coming from musical tradition of their country, so the sound is quite derivative also reminding me Nexus from Argentina.
Nevertheless, derivative doesn't mean it's not a good album, indeed this album is really fresh and rich of beautiful melodies and high quality music: Rafael Paz on keys together with Demian Mejicano on guitar learnt the neo-prog lesson very well and in my opinion they're the actual stars of this album (…mmmhh, may I add Eduardo Benatar on drums too??).
"Obertura" is a sweet introduction to the heavier and really beautiful "Joroprog" while "Nada" could be the hit-single of the album starting with a soft and melanchonic opening and an immense ending with two keys/guitar solos. Great music, no doubt !!
"Fria" is the longest and most ambitious track while "Gira la tierra" is the weakest one beacuse of a too boring chorus and too much cliches used.
A so brilliant debut album, no doubt. It's currently inside my cd recorder and I'm sure it will be a little longer.

Luca Alberici