- La mia conoscenza,
in verità ancora abbastanza limitata, della scena progressiva venezuelana
si arricchisce di questa interessante proposta degli RC2. Nelle note biografiche
leggo che il gruppo nasce dalle ceneri dei Radio Clip (da qui il nome RC2
presumo) attivi dal 1988 al 1996 ma sotto il cui monicker non hanno mai
lasciato testimonianze ufficiali. Poi la reunion nel 1999, il contratto
con la Musea, il cambio di nome ed il debutto. E che fior di debutto, aggiungerei!!!
La band sudamericana suona un neo-progressive rock sinfonico di matrice
anglosassone senza alcuna contaminazione o personalizzazione tipica del
paese da cui provengono; in questo senso mi è venuto spontaneo paragonarli
agli argentini Nexus con i quali oltretutto condividono le liriche in lingua
madre.
Seppur chiaramente derivativo ed abbastanza convenzionale, l'album sprizza
freschezza ed è ricco di spunti melodici accattivanti e di qualità.
Il pianoforte di Rafael Paz disegna l'iniziale "Obertura", un'introduzione
strumentale che fa da preludio alla più robusta "Joroprog"
con tastiere (abbondanti) e chitarra in grande evidenza. "Nada"
potrebbe essere il potenziale hit-single dell'album, malinconica all'inizio
ed impreziosita nel finale da uno bellissimo doppio assolo in sequenza ravvicinata
di tastiere e chitarra proprio in perfetto stile Arena/Iq.
Un altro episodio degno di menzione è "Fria", il brano
più lungo e più ambizioso dell'album dove emergono le qualità
esecutive di tutti i componenti del gruppo. Non ho riscontrato alcuna vistosa
lacuna se non l'utilizzo di qualche clichè di troppo ed una certa
dose di ripetitività di "Gira la Tierra" che rimane il
brano più debole delle dieci proposte.
Un debutto decisamente brillante che sono certo contribuirà a far
lievitare la scena prog venezuelana e che per il momento non ne vuol proprio
sapere di uscire dal mio lettore cd.
- My knowledge about
venezuelan progressive rock is deeper now after this new Musea release by
RC2. The band was born in 1999 from the ashes of Radio Clip, originally
founded in 1988 and then splitted off in 1996.
RC2 play a good synphonic neo-progressive rock in the vein of european bands
as Arena, Marillion and Iq. I haven't found any folk traces coming from
musical tradition of their country, so the sound is quite derivative also
reminding me Nexus from Argentina.
Nevertheless, derivative doesn't mean it's not a good album, indeed this
album is really fresh and rich of beautiful melodies and high quality music:
Rafael Paz on keys together with Demian Mejicano on guitar learnt the neo-prog
lesson very well and in my opinion they're the actual stars of this album
(…mmmhh, may I add Eduardo Benatar on drums too??).
"Obertura" is a sweet introduction to the heavier and really beautiful
"Joroprog" while "Nada" could be the hit-single of the
album starting with a soft and melanchonic opening and an immense ending
with two keys/guitar solos. Great music, no doubt !!
"Fria" is the longest and most ambitious track while "Gira
la tierra" is the weakest one beacuse of a too boring chorus and too
much cliches used.
A so brilliant debut album, no doubt. It's currently inside my cd recorder
and I'm sure it will be a little longer.
Luca
Alberici