QUIKION
RAMADAN (2004)

JAPAN
GENRE: FOLK
LABEL: MUSEA PARALLELE
WEBSITE: Quikion official
REVIEWED: 2005 JANUARY 28TH
RATING: 70/100
 

 

"Ramadan" è il quarto lavoro di questo strambo trio giapponese dallo strano nome Quikion (leggesi chi-chi-on).
Oguma Eiji, Sasaki Emi e Totoki Yukiko si cimentano in una curiosa e divertente proposta che pesca dalla musica tradizionale dell'est europeo e che viene eseguita con un'ingente varietà di strumenti. I brani sono tutti alquanto godibili con la fisarmonica quasi sempre impegnata a delineare il tema principale, ma affiancata da altri strumenti come chitarra, percussioni, una non ben definita "concertina" (presumo una variante della fisarmonica) ed autentici giocattoli usati per ottenere rumori di fondo piuttosto che soluzioni ritmiche alternative. La stranezza si completa con le liriche che sono cantate in giapponese, lingua non proprio vicina alle etnie rappresentate dalla musica contenuta in "Ramadan".
I canti popolari, le ninne nanne, la giocosità delle linee melodiche, le antiche fiabe ed i misteri dell'oriente sono tutti elementi ben rappresentati in ottimi brani come "Moon And A Bride", "The Cracked Harmonium Of Chotabaru" e "Guessing Song".
Ammetto la mia difficoltà nel valutare lo spessore artistico globale di questo lavoro dei Quikion per cui preferisco farmi guidare dall'indubbio fascino che ciascun brano è capace di sprigionare e dalla generale gradevolezza che accompagna l'ascolto per tutti i 46 minuti di durata del disco.
Se cercate un disco folk fresco ed alternativo alle solite zuppe celtiche, "Ramadan" può costituire sicuramente una buona proposta.
"Ramadan" is the fourth release of this bizarre japanese trio called Quikion, consisting of Oguma Eiji, Sasaki Emi and Totoki Yukiko. Their music proposal is both amazing and curious: it takes inspiration from ethnic and folk tunes mainly coming from eastern Europe and it's played with a large number of instruments like accordion (the most used overall the album), guitar, percussions, harmonium and the so-called "concertina" that I supposed to be a pseudo-accordion or something like that. Besides, I think the most distinctive point of "Ramadan" is just the use of toys to make foreground noises or to keep an alternative rythmical section. The result is really funny and convincing: all the songs have good melodies and interesting sounds, more or less.
If you're looking for a different kind of folk album ( I mean, not always the same celtic soup) "Ramadan" can be a so good purchase. No bad surprises !!

Luca Alberici

Have you a different point of view? Please write me !!!