PICTORIAL WAND
A SLEEPER'S AWAKENING (2006)

NORWAY
GENRE: PROG
LABEL: UNICORN
WEBSITE: PW official
REVIEWED: 2006 JULY 10TH
RATING: 80/100

 

Devo ammettere che l'uscita di questo doppio cd non mi aveva suscitato grandi aspettative: il logo del gruppo, l'immagine di copertina ed i colori dominanti dell'artwork in generale mi avevano indotto a considerare i Pictorial Wand come un gruppo dedito ad un gothic-prog-metal. Invece, non sempre l'artwork fa il monaco.
Più che di un vero gruppo, si tratta di un progetto musicale ideato e realizzato da tal Mattis Sörum, uno studente di musica appena graduato all'Università di Trondheim, che dopo tre anni di lavoro pubblica "A Sleeper's Awakening", uno dei più entusiasmanti e variegati concept-album usciti nel recente passato.
Oltre ad aver scritto musica e testi (questi ultimi li trovate in versione integrale sul sito ufficiale), Mattis suona tutte le parti di chitarra, di organo, tastiere e degli arrangiamenti orchestrali ma è accompagnato da un consistente numero di ospiti, tra cui ben quattro cantanti, un bassista, un batterista, un flautista e violoncellista.
Il tema del concept, un po' inflazionato per dirla tutta, ruota attorno ai sette peccati capitali che un uomo, dopo attenta analisi della propria esistenza, ritiene di aver commesso e decide di dover espiare.
Dunque un'opera ambiziosa, che sa di Ayreon nella struttura, ma che ha saputo a mio parere spaziare maggiormente nella sua realizzazione.
L'orchestrazione, chiaramente campionata, fa da collante tra episodi costruiti sulla chitarra elettrica più duri e diretti (ma mai troppo !), altri più sinfonici, ed altri ancora folk. Non mancano neanche alcuni passaggi epici e pomposi per aggiungere pathos alla storia.
Ascoltando l'opera si ha spesso la sensazione che Mattis abbia nel suo background di ascolti i dischi degli Iron Maiden ma anche quelli di Mike Oldfield (giusto per citare i due estremi) e che tenti quasi sempre l'accostamento di queste cosi diverse sonorità. Il risultato, se non proprio sorprendente in termini di originalità, è assai meritevole di grande considerazone e va sottolineato come ciascun brano non vada in un'unica direzione ma tocchi in maniera omogenea tutte le caratteristiche menzionate sopra.
Considerando che l'album è doppio, mi sento in dovere di esprimere la mia preferenza che va a favore del secondo cd, meno spezzettato, più omogeneo e di maggior peso specifico. In genere considero la scelta del doppio album una scelta tanto coraggiosa quanto pericolosa ed anche qui mi sento di confermare questa opinione; infatti non manca certamente il superfluo ma è quantitativamente sopraffatto da un gusto e da un'ottima ispirazione ben disribuite.
Un'uscita anomala per la Unicorn Digital, che dimostra anche un grande fiuto ed una buona attenzione verso le nuove leve. Devo proprio scadere nel banale raccomandandovi di non commettere l'ottavo peccato capitale ? Allora procuratevi "A Sleeper's Awakening", perché lo merita.
I must admit my expectations about this double cd by Pictorial Wand were not so high at the beginning: maybe the band's logo, the cover's image and overall the main colours of the artwork made me think of a gothic-prog-metal band.
It must be true that even "the artwork does not make the smonk" !! Nothing about it ! Pictorial Wand is not a band, actually, but a one-man project conceived by Mattis Sörum, a just graduated student at Trondheim's University.
After three years of hard work Mattis released "A Sleeper's Awakening", one of the most stunning and varied concept-album of the last years. He wrote all the lyrics based on the well-known story about the Seven sins and he also played all the guitar, organ and keyboards as well as the orchestral arrangements. Around him a large numbers of guests: four singers, a bassist, a drummer, plus a flute and cello players.
It's a really ambitious work, an Ayreon-like Prog-opera, though only by its structure, because music is more refined and varied. The orchestra is always in the background and links together some guitar-oriented tracks (never too heavy), some symphonic tunes and others with several folk attitude. Finally you can often breathe epic and pompous sounds to add more pathos to the story.
Mattis has certainly a wide musical background ranging from Iron Maiden to Mike Oldfield, from the classics to the symphonic rock and he could mix together all these influences.
Well the album is a double cd and of course you want to know which is my favourite: I like both actually but I give a small preference to the second disc featuring a better inspiration in my opinion.
My congratulations go both to Mattis for the very good job and to Unicorn Digital for this unusual (for the label history) release and for the good flair for the newcomer in progressive rock.

Luca Alberici

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