- "Chupacabras"
esce nel 2005 a breve distanza dai due predecessori. Se non mi ero stupito,
ma piuttosto esaltato di fronte al grande ecclettismo musicale palesato
da Phideaux nei due dischi precedenti, in questo caso la varietà
musicale era quasi obbligata, nel senso che nasce volutamente come un contenitore
di brani inediti scritti anche molti anni prima e solo ora presentati dopo
essere stati sottoposti ad un attento restyling.
All'interno del booklet, sempre ottimamente curato graficamente, ciascun
brano è accompagnato dalla sua genesi e così scopriamo che
la splendida title-track in origine durava solo 14 minuti ed era stata scritta
per l'album "Fiendish" , ma all'ultimo momento accantonata per
non snaturare la natura di "disco digeribile" e di facile ascolto
come da intenzioni dell'autore. Il brano è stato ulteriormente allungato
di sei minuti nonché ritoccato nei suoni e negli arrangiamenti ed
il risultato finale toglie letteralmente il fiato; a mio parere rappresenta
un ulteriore passo avanti rispetto alla già stupenda "Beyond
Any Shadow Of Doubt" in termini di purezza, ispirazione ed aderenza
agli stilemi dell'art-prog sinfonico. Fondamentale è stato l'apporto
vocale di Valerie Gracious ma anche gli interventi al flauto, oboe e sax
soprano di Chris Bleth che donano alla suite un alone di magia unico dove
prog sinfonico, folk e psichedelia si mischiano a meraviglia. Se la suite
potesse definire se stessa utilizzando le sue liriche, lo farebbe dicendo
.."I Am Beauty …" ed io aggiungo "Pura magia"
!!!!
"Party" è un brano scritto nel 1990, molto ritmato e frizzante,
assai disimpegnato nel ritornello e chiaramente influenzato dal rock elettronico
di quegli anni; proprio in tal senso mi ha riportato alla mente i Gene Loves
Jezebel.
"Fortress Of Sand" è un collage di estratti demo di altri
brani già pubblicati e per essere un copia-incolla ha un suo fascino
ed una sua raffinatezza tutte particolari.
Segue la trilogia "Ruffian On The Stairs/Sunburnt/Return Of The Ruffian"
anch'essa scritta ai tempi di "Ghost Story" e sempre estromessa
per evitare di snaturarne lo stile. Qui infatti si sfiorano addirittura
i confini del punk con riff selvaggi, duri e diretti alla stregua delle
liriche, anch'esse prive di doppi sensi.
"Titan", che non avrebbe sfigurato in "Fiendish", chiude
il disco con i suoi delicati arpeggi di chitarra e si conferma come una
delle più belle ballate scritte da Phideaux.
Insomma, per essere un disco di ripescaggi e rivisitazioni di materiale
inedito, "Chupacabras" dimostra grande omogeneità sonora
ed uno standard qualitativo decisamente elevato. Consigliato.
- "Chupacabras"
is the third album by Phideaux. It features unreleased and cut songs written
years before and never included in the previous albums. The original rough
copies have been re-recorded and customized for a 2005 Phideaux release
(you should not forget Phideaux has been ranging many different music styles
since the beginning).
Inside of "Chupacabras" booklet you can find the genesis of each
track, so you will find that the long and breathtaking title-track was originally
14 minutes long only and was written for the first album "Fiendish".
Now it's 20 minutes long and enriched with additional arrangements. It's
simply a wonderful track and a further step ahead in comparison with "Beyond
Any Shadow Of Doubt" in terms of purity, inspiration and closeness
to art-symphonic prog attitudes. Valerie Gracious' vocal performance and
Chris Bleth's flute and sax give the track a deep magic. If this suite could
describe itself, it would say : "..I Am Beauty …" !!
"Party" is a song from 1990, really sparkling and rhythmical,
featuring an easy chorus: it reminds me something of Gene Loves Jezebel
stuff.
"Fortress Of Sand" is a collage of demo versions of released tracks,
followed by the trilogy "Ruffian On The Stairs/Sunburnt/Return Of The
Ruffian" originally written for "Ghost Story" album. And
now I know why this song never appeared there: sometimes it's really hard
and almost punk-oriented both from the musical and lyrically point of view
and "Ghost Story" wasn't the right place for it.
"Titan" would have been one of the brightest song featured on
"Fiendish", thanks to its mellow acoustic guitar arpeggio's: it's
one of my favourite Phideaux ballad.
Well, because of its nature of "unreleased stuff" cd, "Chupacabras"
is sometimes a little bit dis-homogeneous but all the tracks are absolutely
stunning. Recommended !!
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!