- Un gruppo di musicisti
danesi e svedesi, amici di lunga data, che a turno attraversano l'Oresund
Bridge per incontrarsi e suonare insieme, jammare e comporre la loro musica
preferita. Da qui nasce il progetto Oresund Space Collective, con un ottimo
album di esordio già all'attivo ed un altro, doppio, fresco di stampa
sempre per la Transubstans records. Fate girare "It's All About Delay"
e poi armatevi di un paio di cuffie con effetto surround ed anche di un
po' di pazienza perché sarete aggrediti da 150 minuti di puro space-rock
dilatato, condito di elettronica e di qualche inserto jazz e folk. Un genere
che predilige le lunghe distanze e le improvvisazioni con i suoi brani che
notoriamente stentano ad arrivare al dunque; insomma, due ore e mezza di
durata sarebbero una sfida improba anche per un genere musicale più
facilmente commercializzabile e non ritengo dunque azzeccata la scelta di
pubblicare un doppio cd, non tanto per la presenza di scarti (del tutto
assenti), è solo una questione di "sopportabilità"
sulla lunga distanza.
Comunque i brani ed i motivi per cui essere soddisfatti anche di questo
nuovo album ci sono tutti: l'iniziale "Rolling…" presenta
il consueto accostamento tra le chitarre ruvide e la spazialità creata
dai sintetizzatori. "Nebula 4747" e "Isle Of Mogens"
puntano invece più sulla psichedelica atmosferica dei primi Pink
Floyd con riferimenti cosmici tedeschi.
Gli altri brani che estrarrei da questo doppio cd per redigere la mia track-list
ideale da ospitare su singolo disco sono l'ottima "Shaved Cortex"
(molto vicina ai migliori Ozric Tentacles), "Pink Jumps In The Ring"
e la splendida "In Her Majesty's Secret Saucer" dove gli Ozric
tornano a farsi sentire. Il secondo dischetto contiene solo quattro brani
ma decisamente più lunghi: la sinistra ed oscura "Jupiter Flyby
(In Memory of Doug Walzer)" e "Chris Ice Sack" sono le mie
favorite.
Inutile negarlo: "It's All About Delay" è senza dubbio
un lavoro dedicato a veri appassionati del genere, ma ritengo che, se assunto
rigorosamente a piccole dosi, sia in grado di allargare un poco di più
i propri confini di pubblico. Inoltre, attualmente, ci sono pochissimi gruppi
in grado di competere con la qualità messa sul piatto dagli OSC.
Provare per credere !!
After their
first (and really strong) album, the OSC members have crossed the Oresund
Bridge several times more. The result is a brand new double cd out now. |
Psychedelic
space-rock, cosmic sounds and some jazz-folk traces. Hawkwind, Pink Floyd,
Ozric Tentacles are the main influences. |
Space-rock
at its best, played like anyone else could currently play. There's a clever
distribution of slow/atmospheric songs and more dynamic songs. |
I think
a double-cd release is not a good choice but it's not absolutely a matter
of quality because there are not bad tracks here. |
"Rolling"
"Isle Of Mogens"
"Shaved Cortex"
"Pink Jumps In The Ring"
"In Her Majesty's Secret Saucer"
"Jupiter Flyby (In Memory of Doug Walker"
"Chris Ice Sack" |
High, no
doubt, even if "It's All About Delay" is mainly dedicated to
the true Space-rock fans. |
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!