ODYSSICE
SILENCE (2010)

HOLLAND
GENRE: PROG
LABEL: CYCLOPS
WEBSITE: Odyssice official
REVIEWED: 2010 JULY 30TH
RATING: 90/100

 

 
Degli Odyssice non si sentiva parlare da diversi anni, dall’album “Impressions” datato ormai 2000, sebbene il gruppo olandese avesse dato alle stampe “Moondrive Plus” nel 2003, la ristampa del loro primo album risalente al 1996.
Guidati dal bravo chitarrista Bastiaan Peeters, alla batteria troviamo Menno Boomsma, cognato di Edo Spanninga, tastierista e leader dei Flamborough Head.
“Silence “ è un ritorno con i controfiocchi, di quelli che, titolo permettendo,  fanno un discreto rumore nell’ambiente del rock sinfonico ed il pubblico sembra che lo stia realmente apprezzando.
Per commentare questo disco potrei riesumare la solita frase fatta “sono fortemente influenzati dai Camel ma dimostrano una loro distintiva peculiarità ……” ma non lo farò perché gli Odyssice sono semplicemente e fortemente influenzati dai Camel più recenti, sfiorando talvolta il plagio. Ciascuna delle 7 composizioni presentate in “Silence” ha un preciso riferimento e se proprio vogliamo centrare meglio il mirino della rievocazione, indicherei il mark 3 dei Camel, quello da “Dust & Dreams” fino ad “A Nod & The Wink”, con una preponderanza di riferimenti a “Rajaz”.
“21” è subito eloquente per eleganza ed aderenza proprio a “Rajaz” con dei picchi di melodia di grande intensità. Ma non dimenticherei di citare la bellissima “Chinese Waters”, dal finale da brividi marchiato da un assolo di Peeters a metà tra Latimer e Gilmour. Dello stesso tenore anche “Flags Without A Heart”, un crescendo di intensità e sublimi melodie.
La mancanza di passaggi e vuoto e debolezze evidenti rende inutile la prosecuzione della descrizione track by track.
In qualità di fanatico profondamente innamorato del suono Camel passato, presente e futuro e dispiaciuto del “silenzio” forzato dovuto alle condizioni di salute del loro leader maximo, non ho potuto fare a meno di sciogliermi letteralmente di fronte a questo disco o, se preferite, a questa toccante dichiarazione d’amore.
Quando c’è spessore e buone idee, mi sento di infischiarmene dell’originalità della proposta e semplicemente di immergermi nella bellezza delle melodie. Consigliatissimo !!

Luca Alberici

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