- Siamo agli
inizi degli anni novanta ed il rock progressivo, reduce dalla rinascita
dei primi anni ottanta e dalla parziale decadenza alla fine di questa decade,
riprova a sollevare la testa, anche in Italia. I fiorentini Nuova Era non
sono certo i portabandiera della scena italiana, ma nel 1992 realizzano
"Io e il tempo", un album (il terzo) veramente sorprendente sia
dal punto di vista compositivo che della qualità della registrazione.
Il motore musicale dei Nuova Era è certamente Walter Pini, tastierista
virtuoso ed appassionato dello stile di Keith Emerson, ed anche qui si sente.
Ma il suo merito, in questo disco, è proprio quello di aver saputo
frenare l'irresistibile impulso di esagerare con i virtuosismi emersoniani
e contestualmente di aver attualizzato il suono delle sue tastiere ai dettami
del più vicino neo-progressive rock anni ottanta. Ne è uscito
quindi un album molto seventies e nello stesso tempo moderno e scorrevole.
La suite omonima che apre il disco è stata scritta alcuni anni prima
e rappresenta una delle pagine più cristalline che la scena prog
italiana di inizio novanta abbia saputo esprimere. Corro il rischio di esagerare
con certi giudizi, e quindi per smorzare vi dirò che il brano è
un contenitore di ottime idee ma poco originali, comunque eseguite magistralmente
da ciascun componente del gruppo. Walter, come già detto, alterna
intelligentemente partiture più classiche ed impegnative a fughe
più semplici (alla Mark Kelly per intenderci). Emergono chiaramente
elementi di Banco, Pink Floyd ed anche Camel in occasione del dolce intervento
di flauto verso la fine del brano. Un plauso particolare va attribuito ad
Alex Camaiti, chitarra puntuale (anche se un po' troppo sporca in un contesto
così sinfonico) e soprattutto voce molto bella ed espressiva. La
seconda suite "Domani io vecchio" si attesta più o meno
sui livelli di qualità della prima e conferma l'ottima vena compositiva
che albergava dalle parti di Firenze in quegli anni. Ancora ottimi spunti,
cambi di ritmo intelligenti e tutt'altro che forzati, sempre sotto l'attenta
regia dei tasti d'avorio di Walter Pini; e di nuovo un'altra grande prova
vocale di Alex - ma dove sei finito ?!? - Camaiti. L'unica differenza che
ho riscontrato in "Domani io vecchio" rispetto alla prima suite
è la scomparsa quasi del tutto delle influenze del prog d'oltremanica
in favore di uno stile più nostrano, tipo Quella vecchia locanda
ed Orme. Chiude il cd la traccia bonus "Nuova Era", una breve
ballata folk strumentale, simpatica ma di marginale contorno al vero "core"
del disco.
Per me, un lavoro che ogni amante di rock progressivo dovrebbe possedere
e conservare gelosamente. Poi fate voi !!
- In the earliest nineties,
progressive rock begins to give new signs of life all around the world and
in Italy, too. Nuova Era is not certainly the most important and well-known
band in Italy but these five guys from Florence release "Io e il tempo"
(their third album) in 1992, one of my favourite italian works so far. It's
surprising how much this record is so well composed and recorded. Nuova
Era's main composer and keyboardist Walter Pini is their guiding light;
his approach to keyboards is very close to Keith Emerson style and here
you can hear it ! However his main merit when he had played on "Io
e il tempo" is just the overall lack of a too much complexity. So the
album sounds seventies and at the same time modern and more neo-progressive.
The eponymous opening suite is a beautiful piece of music, full of good
ideas (even if not so original) and several changes of moods and rhythms.
Here you can find some traces of Banco, Pink Floyd and Camel (listen to
the mellow flute towards the end). I must underline the impressive performance
of guitarist/singer Alex Camaiti: his guitar is always well played (even
if sometimes too rough for a synphonic album) and his voice is really wonderful.
The second suite "Domani io vecchio" is almost as good as the
first one and for the same reasons; the only difference is a major italian
style of melodic lines. Finally the bonus track "Nuova Era" is
a so brief than superfluous medieval/folk song.
All the progressive rock lovers should have this album: please take my advice
!!
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!