NO RULES
WHERE WE BELONG (2007)

SWEDEN
GENRE: HARD ROCK
LABEL: INDEPENDENT
WEBSITE: NR official
REVIEWED: 2007 JULY 19TH
RATING: 65/100
 

 

I No Rules nascono in Svezia nell'autunno del 2004 come progetto personale del chitarrista/bassista/tastierista Tommy Magnusson, a cui presto si aggiungono il batterista Martin Nilsson ed il cantante Olof Gustavsson. Il cd in mio possesso intitolato "Where We Belong" non sembra essere neanche un esordio ufficiale autoprodotto benché distribuito dalla Record Heaven ma un cd dimostrativo, dove il gruppo giustifica la scelta del nome "No Rules", nato proprio dalla volontà di non porsi limiti, di non seguire regole rigide sia in fase compositiva che esecutiva. Ed allora non stupisce la varietà di stili che il trio svedese mette in campo, anche se alcune influenze dichiarate da loro stessi a mio parere non vengono toccate. Dream Theater ? Camel ? Genesis ? Forse solo nelle intenzioni, oppure servivano solo per nobilitare la presentazione del lavoro.
Di grande effetto l'apertura di "Locked In A Soulcage" tra Asia e Saga, mentre "After The War" esprime il loro lato più radiofonico, un po' alla Magnum, e, di nuovo, alla Saga. La voce di Olof Gustavsson mi ricorda proprio quella di Bob Catley, benché decisamente più incerta e meno dotata.
La title-track è il vero (e forse veramente l'unico) pezzo forte del disco, un brano dalla ritmica dinamica e frizzante ed epico nelle parti vocali che ricorda le tipiche cavalcate hard-rock teutoniche degli anni ottanta. Notevole anche il break chitarristico centrale, da togliere il fiato.
"Dreams" è una ballata acustico-bucolica con elementi new-prog anni novanta soprattutto nelle parti di chitarra solista, un ulteriore sfaccettatura del loro stile variegato.
Con l'accattivante "Cradle in The Sand" torna il timbro vocale alla Bob Catley di Olof ed anche gli arrangiamenti ricordano molto il periodo più Aor dei Magnum oppure i successivi lavori solisti dello stesso Bob.
Il bilancio globale è sostanzialmente positivo: escludendo forse la sola "Who's Crying", la media qualitativa è più che discreta anche se alcuni episodi avrebbero potuto essere sviluppati con maggior accuratezza e non così frettolosamente troncati. Un altro motivo di rammarico è la qualità della registrazione abbastanza approssimativa e poco curata.
Non è comunque il caso di essere troppo severi con un cd che ho definito solo dimostrativo e che mi auguro venga riproposto al pubblico con mezzi tecnici e budget più sostanziosi. Per adesso bravi e promettenti.
INTRODUCTION
No Rules is a new Swedish band though it was born in autumn of 2004 as a solo-project of Tommy Magnusson. Then drummer Martin Nilsson and singer Olof Gustavsson came in to complete the current line-up. "Where We Belong" seems like a demo cd even if swedish label Record Heaven is distribuiting it.
SOUNDS LIKE ...
They feel themselves inspired from bands like Journey, Asia, Dream Theater, Genesis, Black Sabbath, Saga, Camel, Yes and Marillion. I agree with them about some of them only. Where are Genesis, Camel and Marillion influences ? The sound is quite varied (they just chose the name "No Rules" for this reason) ranging from epic hard-rock and melodic Aor. I also heard some hints of Magnum.
POINTS OF INTEREST
It's a pleasant album to listen to, without very few weak tracks. The wonderful title-track could be a good reason to know the great potentialities of this band. It's dynamic and epic just like german bands of the eighties.
WEAK POINTS
Most of the tracks seem half-cut. Some of them could have been developed much wider. Besides the recording is not so brilliant.
FAVOURITE TRACKS
"After The War"
"Where We Belong"
"Dreams"
"Cradle in The Sand"
RECOMMENDATION
No Rules gave us a good demonstration of fine and varied writing and also of good skills. I hope they will improve some technical problems for the future releases.

Luca Alberici

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