I Nil provengono da
Annecy, una splendida cittadina francese famosa per aver visto nascere una
delle più famose catene della grande distribuzione europea; non faccio
pubblicità ma vi dico che in italiano è l'equivalente del
"crocevia" perché il primo negozio sorse proprio in uno
dei tanti incroci della città.
La musica suonata da questo gruppo francese in realtà poco si addice
alle logiche della grande distribuzione poiché si tratta di rock
progressivo gotico, tenebroso ed ipnotico con numerose aperture sinfoniche
ed il loro lavoro più recente "Nil Novo Sub Sole", il quarto
in carriera ma solo il primo non autoprodotto, non smentisce affatto questa
loro peculiarità.
Le sei tracce presenti spaziano dalle atmosfere tenui e pianistiche ai ritmi
cadenzati ed ossessivi (talvolta paranoici in verità) che riprendono
gli stilemi del prog-doom nordico e che spesso sfociano in deliri chitarristici
crimsoniani; ma non sono assolutamente infrequenti improvvisi ritorni ad
ambientazioni più melodiche e condite da ottime partiture flautistiche.
Da sottolineare la presenza della bella voce di Roselyne Berthet che canta
rigorosamente in francese ed aggiunge un tocco di grazia in più alle
porzioni più fluide del disco; comunque la rarità dei suoi
interventi conferma che i Nil sono nati come gruppo strumentale ed ancora
adesso costruiscono l'impalcatura sonora dei brani in modo che questa risulti
comunque autosufficiente.
Devo ammettere che i primi assaggi di "Nil Novo Sub Sole" non
mi hanno convinto molto e gli sbadigli hanno prevalso nettamente sulle emozioni,
ma il disco ha poi assunto forme sempre diverse ( al sesto ascolto ho addirittura
avuto la sensazione di aver sbagliato cd) e mi ha mostrato gradualmente
tutto quanto di interessante è in grado di offrire.
Ho scoperto che in questo disco l'inventiva non manca, i numerosi cambi
di tempo disorientano all'inizio ma poi acquisiscono una loro logica ed
i tentativi di sperimentare nuovi accostamenti e fusioni c'entrano l'obbiettivo.
Dal punto di vista stilistico invece i Nil non sembrano particolarmente
innovativi, ma anzi riprendono spesso la lezione impartita precedentemente
da gruppi ben conosciuti come Anglagard, King Crimson, Anekdoten e, perché
no, anche i Minimum Vital in salsa gotica.
"Nil Novo Sub Sole" non è un capolavoro, ma è un
disco ricco di ottimi spunti che vanno cercati ed apprezzati pian piano.
Nil comes from a beautiful
french town called Annecy, so famous because it's the native town of one
of the largest food & beverages supermarkets. I don't want to make free
advertising but I can tell you that its name means "crossroads"
in english.
Nil doesn't play a music so easy to find and buy in a supermarket: "Nil
Novo Sub Sole" features a gothic, dark and quite complex progressive
rock plenty of several symphonic themes that sometimes break the overall
dark and doom atmospheres.
The band was born as an instrumental band but recently added a skilled female
singer, Roselyne Berthet, who sings in french with a really beautiful and
gentle voice.
I must admit i didn't like the album since the first taste: at the beginning
I found too many distorted guitars and some boring moments throughout the
album but, going deeper, I also found hidden treasures.
They're not an innovative band because the music often reminds other well-known
bands as Anglagard, King Crimson, Anekdoten and - why not ?? - Minimum Vital
in gothic and dark sauce.
Overall, "Nil Novo Sub Sole" is not a masterpiece, but certainly
a more than satisfactory album full of hidden treasures to look for step
by step. Good hunting !!