- Non sono mai stato
allergico ai gruppi innamorati delle leggende del passato di cui, assai
poco velatamente, ripropongono le gesta nello stile e nell'attitudine. Il
problema, piuttosto, può sorgere se come fonte di ispirazione vengono
presi gli Yes, gruppo per il quale personalmente nutro rispetto ed al quale
riconosco un'immensa importanza storica ma della cui musica non sono mai
stato grande estimatore. Sto parlando dei New Eden Orchestra, un quintetto
americano di Pittsburgh in attività, pensate, dal lontano 1995 ma
giunto solo quest'anno al debutto, intitolato "Anyman". La sorpresa
di trovarmi di fronte ad una clonazione degli Yes così ben riuscita
e soprattutto di mio gradimento, è stata tanto grande quanto inaspettata.
Il disco è strutturato a mo' di rock-opera con numerosi brani (18)
ognuno dei quali rappresenta un tassello della storia di un uomo che decide
di stare alla larga delle mode imperanti e di condurre una vita all'insegna
dell'anticonformismo. Ma veniamo ai brani, che per la cronaca si collocano
tutti al di sopra della media in quanto ad ispirazione ed esecuzione: "Jihad"
brilla per un'apertura grandiosa ed imponente e prosegue ancor meglio con
un ritornello azzeccatissimo sostenuto da un ottimo riff ed un finale chitarristico
superlativo. I due brani strumentali "Through The Looking Glass"
e "The Maelstrom" (in quest'ultimo è splendido il lavoro
di basso e tastiere) contengono l'Abc del progressive e li prenderei ad
esempio propedeutico se un giorno dovessi scrivere un manuale su come suonare
progressive sinfonico. In "Full" fa la sua comparsa Aubrey Garber
che, con la sua voce cristallina e ben impostata, accompagna dolcemente
un brano lento e sognante. Come dichiarano i cinque americani sul loro sito
ufficiale, l'obiettivo di "Anyman" è stato quello di cercare
un giusto compromesso tra la ricerca della melodia ed il tecnicismo, evitando
che quest'ultimo prendesse il sopravvento sul primo. La sua forza risiede
proprio nell'aver centrato questo obbiettivo, cioè una freschezza
ed una vivida creatività in perfetto equilibrio con una ricerca melodica
costante ed uno straordinario eclettismo dei protagonisti, senza che l'ascolto
ne risulti mai appesantito. E non è poco !!!
Sento il profumo di top ten del 2004 …. Molto bravi !!
- New Eden Orchestra
is a five-piece from Pittsburgh (United States) existing since 1995 even
if their debut cd "Anyman" came out in 2004. Let me start by saying
this album is one of the best things I've heard this year.
They play a synphonic progressive rock in the classic vein of Yes, Genesis
and Gentle Giant but the Yes influence is the clearest. "Anyman"
is a concept album (eighteen tracks !!) telling the story of a man who prefer
to live his life out of the common fashions. The opening song "Jihad"
is really fantastic: a deeply synphonic introduction, then a killer chorus
supported by a wonderful guitar riff. The ending part is even better with
an impressive guitar solo. I remember I thought: "Wow, the best way
to start a cd !! ..and there are others 17 tracks more !!"
Surfing on their official site I read they tried to find the perfect compromise
between the search of melody and high-skilled executions. Hey guys, you
hit the mark, believe me !! That's just what I thought while I was listening
to the album and before reading their site. "Through The Looking Glass"
and "The Maelstrom" are two instrumental tracks containing the
Abc of progressive rock. They could be taken as bright examples of how to
play synphonic prog. "The Maelstrom" has an astonishing duet between
bass and keyboards. Do you want a ballad, too? "Full" is a dreaming
song gently sung by Aubrey Garber.
Overall I think the actual power of this album is its fresh creativity and
everyone who will listen to it (and I'm sure you will, after this review
!) can realize how is possible to put together 18 progressive rock tracks
without never boring.
Mmmh, I'm feeling the smell of 2004 Top Ten album !! Recommended !
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!