MARTIN ORFORD
CLASSICAL MUSIC AND POPULAR SONGS (2000)

UK
GENRE: PROG
LABEL: GIANT
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REVIEWED: 2001 MARCH 30TH
RATING: 80/100
 

 

 

Primo album solista per l’apprezzato tastierista degli Iq che riunisce così 20 anni di composizioni, dai suoi primi passi nel music-business alle diverse collaborazioni con i "soliti" amici come John Wetton, i Jadis ed ovviamente gli attuali compagni di avventura negli Iq.
I fans non devono tuttavia aspettarsi un album alla Iq poiché il sound è orientato su un prog più sinfonico ed Aor, in una parola più commerciale.
L’iniziale "The Field Of Fallen Angels" parte alla grande con un’introduzione di flauto e prosegue con un lavoro di chitarra ritmica che mi ricorda gli ultimi Rush. In "A Part Of Me" canta John Wetton ed il suo apporto timbrico all’economia del brano è molto evidente. "The Days Of Our Lives" possiede una linea melodica molto romantica ma anche un po’ troppo scontata e prevedibile e conta sulla presenza di Tony Wright al sassofono. Il disco si prende poi una pausa con "The Final Solution" brano abbastanza monotono ed insignificante. "Fusion" è una strumentale scritta negli anni ’70 quando Martin suonava nei The Lens ed è quindi naturale che le parti di chitarra siano state eseguite da Mike Holmes, co-fondatore della band. Sempre dal passato viene ripescata "The Overload" che venne composta da Martin e Peter Nicholls all’epoca di "Subterranea" e che fu fortunatamente esclusa dalla track-list.
L’album è molto elegante e ben prodotto e si colloca fra i miei preferiti di questo momento anche se dubito che lascerà di sé un impronta indelebile.
L’auspicio è che Martin ci conceda presto un bis ma ad una condizione: il titolo dovrà essere più intelligente ed azzeccato di "Classical Music and Popular Songs" (??!??!!?).
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Luca Alberici