- Partiti con un disco
d'esordio all'insegna di un neo-prog di buonissima fattura ma anche ingenuo
ed abbastanza standardizzato, i Moongarden hanno poi corretto il tiro con
"Brainstorm Of Emptiness", un lavoro decisamente più maturo
e vario musicalmente, sebbene ancora molto influenzato dalla scuola romantica
inglese. Un' evoluzione stilistica graduale (anche se avvenuta in soli due
album) che ha portato alla realizzazione del nuovo e doppio album "The
Gates Of Omega", che sembra proprio rappresentare il disco della consacrazione
per la band milanese. E' come se il loro istinto neo-prog degli inizi sia
stato progressivamente filtrato con il setaccio di una maturazione artistica
alquanto evidente. Gli echi e le reminiscenze dei gruppi a cui i Moongarden
sono maggiormente devoti (Genesis, Marillion e Camel su tutti) sono ancora
presenti ma sembrano più filtrati e soffusi.
"The Gates Of Omega" è un disco dalle raffinate melodie
che si gioca le sue carte soprattutto sulla ricerca dell'atmosfera quieta,
rilassante e sognante. Sebbene il disco sia doppio e tutti ne conosciamo
le insidie, la stanchezza e la noia non prevalgono quasi mai sul desiderio
di saggiare il brano successivo. Alcune tracce sono anche molto lunghe come
"Home Sweet Home", che sprigiona nostalgia e tristezza sia dal
punto di vista musicale che lirico: Cristiano Roversi tesse un tappeto soffuso
ma predominante di tastiere sul quale si inserisce la calda e suadente voce
di Luca Palleschi. Ne scaturisce un brano di indubbia bellezza estetica.
La stessa "The Gates Of Omega" supera i 26 minuti ed è
forse l'unico episodio che io avrei snellito tagliuzzando qualche minuto
finale di quasi silenzio minimalista.
I pregevolissimi assoli di chitarra di Davide Cremoni in "Castle Of
Sand" ed in "5 Years" non possono non ricordare lo Steve
Rothery d'annata e quindi l'amore smisurato che i Moongarden provano nei
confronti dei Marillion, anche quelli più recenti.
Un grande lavoro, il capolavoro firmato Moongarden, un gruppo italiano dal
quale aspettarsi un futuro fatto di rock progressivo melodico di sublime
qualità. Accetto scommesse …
- The Moongarden
story is a growing of inspiration and maturity. This italian band from Milan
started with a neo-progressive debut album, full of nice melodies, though
quite ingenous and too standardized; then "Brainstorm Of Emptiness"
partially changed the way to a more mature and varied style. I think the
new and double cd "The Gates Of Omega" is the highest peak of
their musical adventure. This album is an exciting journey to the quietest
and refined lands of atmospheric neo-progressive rock, a long lasting journey
with sweet echoes and memories of those bands they were always been influenced
by (Genesis, Marillion and Camel above all). Cristiano Roversi (keyboards)
and Luca Palleschi (vocals) are the main actors on "Home Sweet Home":
Cristiano weaves a mellow keyboards carpet where Luca's wonderful voice
moves on. Besides the fine guitar solos of Davide Cremonini on "Castle
Of Sand" and "5 Years" remind me the best Steve Rothery.
This is a double cd and everybody knows how dangerous can be a choice like
this: on the contrary there are not any weak moments inside and all the
songs easily flows one by one. A true masterpiece by Moongarden, an italian
band from which we must wait for a future made of sublime melodic progressive
rock. I'm ready to bet on them …
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!