Il gruppo francese
proveniente da Bordeaux e fondato dai fratelli Thierry e Jean-Luc Payssan,
esiste dal lontano 1983 ed è già autore di tre lavori molto
apprezzati dal pubblico avvezzo alle sonorità folk progressive francesi.
"Esprit d'Amor", la quarta fatica, esce nel 1997 all'insegna del
cambiamento, di una sostanziale metamorfosi sonora anche se lo strappo con
il passato non pare troppo lacerante.
La fisionomia superficiale del disco è decisamente accessibile e
disimpegnata, ben più di quanto fosse stato proposto dai Minimum
Vital nei tre album precedenti: i vecchi appassionati della band ed i puristi
del prog storceranno il naso di fronte alle giocose melodie dal sapore latino
di "Brazilian Light" e di "Modern Thao" che sprizzano
freschezza, invitano le anche ad un frenetico movimento ed ammaliano senza
mai rinunciare a deliziosi spunti sinfonici realizzati con grande maestria
ed intensità. L'assolo di chitarra di Jean-Luc che duetta con la
superlativa voce di Sonia Nedelec chiude il brano in un crescendo di pura
emozione.
Tanto folk, feeling, emotività, spensieratezza e perizia tecnica
sono le caratteristiche che contraddistinguono la dimensione artistica dei
Minimum Vital e che li avvicinano alla musica di Mike Oldfield e Mostly
Autumn. Che dire poi del vero capolavoro che chiude il disco, "Au Cercle
de Pierre, J'ai dansè" che non smentisce il desiderio della
band di intrattenere l'ascoltatore ma che non rinuncia neanche ad esibire
pregevoli break strumentali di hammond, basso pulsante ed un favoloso assolo
di chitarra degno del miglior Carlos Santana.
In definitiva, un disco di folk progressivo godereccio che probabilmente
piacerà anche alla vostra vicina di casa senza che questa considerazione
debba essere intesa come un limite al valore artistico della band
transalpina. Divertente e delizioso !!
Minimum Vital is a
band from Bordeaux, founded by the two brothers Thierry and Jean-Luc Payssan
in 1983. They already recorded three albums so much appreciated in France.
"Esprit D'amor" comes out in 1997 showing a certain kind of changes
in musical approach even if the differences from the previous releases are
not so wide. The superficial aspect of this album is really accessible and
I'm sure both the old MV fans and the progressive rock purists twist their
mouths listening to the funny and latin melodies of "Brazilian Light"
and "Modern Thao". These tracks burst with joy and are really
danceable, no doubt; however they also have wonderful synphonic instrumental
breaks. The guitar solos of Jean-Luc and the brilliant voice of Sonia Nedelec
are able to give us pure emotions. The main features of MV music are a lot
of folk, feeling, emotion and intensity; sometimes they remind me Mostly
Autumn and Mike Oldfield.
The album ends with their most beautiful song, that is " Au Cercle
de Pierre, J'ai dansè", an entertainment song in its first part
(always with the same southamerican and latin feeling) and then an impressive
growing of hammond breaks, pulsing bass, and finally a fabolous guitar solo
in the vein of the best Carlos Santana.
"Esprit D'amor" deserves my deepest recommendations !!