Dietro al nome Metagaia
si cela la figura di Haruhiko Tsuda, ex chitarrista degli Shingetsu, un
gruppo molto noto in Giappone (soprattutto) come ottimo clone della musica
dei Genesis.
Tuttavia è d'uopo precisare subito che l'acquisto di "Phonogenix"
fallirà nel tentativo di soddisfare chi ha amato i Genesis e gli
stessi Shingetsu. Haruhiko ha infatti abbandonato il prog romantico per
cimentarsi in un ambito artistico molto distante, a metà strada tra
la New Age, la musica d'ambiente (sostanziosa) e l' etnico.
L'album nasce, viene completato e pubblicato con molto fatica, essendo stato
registrato tra il 1995 ed il 1999 ed avendo visto la luce solo quest'anno
, presumibilmente anche grazie alla recente uscita di un concerto dal vivo
degli Shingetsu.
La prevenzione che spesso il pubblico dimostra quando sente parlare di New
Age, qui viene spazzata via da un lotto di brani che non rimangono mai sospesi
nella loro inconsistente inutilità ma offrono quasi sempre un otiimo
motivo per essere apprezzati.
I miei preferiti sono senz'altro il brano d'apertura "Divinity Rising",
"Psyche Of Cloud", la malinconica "A Signal Glows In The
Dark" ed "Home", così pregna di sapori ed umori orientali.
Ognuno di questi propone un largo dispiego di sintetizzatori, che creano
melodie rilassanti ed incontaminate su cui si inseriscono la chitarra di
Haruhiko, talvolta il sassofono e, nel brano di chiusura "Water Harp",
anche il pianoforte dell'altro ex-Shingetsu Akira Hanamoto.
Un buon disco, utile per rilassarsi ma anche per domandarsi, come fa Haruhiko,
se l'universo fisico sia solo una piccola parte dell'universo assoluto;
inoltre ritengo che dal punto di vista strettamente musicale, non sfiguri
affatto di fronte ai nomi più quotati del genere.
Hidden behind the monicker
of Metagaia, there's the figure of Haruhiko Tsuda, who was the guitar player
of Shingetsu, a japanese sinphonic prog act, well-known among the Genesis
lovers.
However, this Metagaia's debut album called "Phonogenix", recorded
between 1995 and 1999 and only recently recovered and released by Musea
records, is really far from Shingetsu. So all the prog listeners should
be warned of it.
Haruhiko definitevely abandoned progressive rock and now he plays a so relaxing
music half-way between New Age, Ambient and ethnic music.
I think you should unprejudiced listen to this work and, believe me, you
will find lots of songs deserving your deep attention: "Divinity Rising",
"Psyche Of Cloud", the melancholic "A Signal Glows In The
Dark", "Home", so impregnated with oriental tastes and moods
and finally "Water Harp" featuring the other ex-Shingetsu Akira
Hanamoto on the piano .
A very fine album, good for relax yourself, very good for listening a melodic
but so substantial music and useful to ask yourself if "our physical
universe is merely a tiny part of the whole one".