METACONCIENCIA
BESTIARIO (2003)

MEXICO
GENRE: PROG
LABEL: MUSEA
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REVIEWED: 2003 JUNE 9TH
RATING: 85/100

 

 

Improvvisazione, virtuosismo e vivida ispirazione. E' con questi tre termini che potrei sommariamente sbrigare la pratica di commentare "Bestiario", il debutto ufficiale dei messicani Metaconciencia. In verità esistono dal lontano 1996 principalmente come live act senza tuttavia mai essere riusciti a debuttare con un disco in studio.
Avrete certamente intuito che non siamo al cospetto di un album facile perché improvvisare non è cosa semplice ed ancor meno lo è per l'ascoltatore mettersi in sintonia con il loro complesso universo musicale che trae evidente ispirazione dai primi King Crimson e più recentemente dai Flower King's (con questi ultimi hanno anche suonato dal vivo e jammato).
Ma i Metaconciencia hanno anche capito che una dimensione artistica di tale livello va sempre messa a disposizione della composizione senza monopolizzarla troppo: è per questo motivo che "Bestiario" è un disco colto, stracolmo di contenuti e talvolta molto ostico, ma nello stesso tempo dalla fruibilità assicurata. La contraddizione sembra palese ma è proprio così. "Garhi" mette subito su un piatto d'argento il prog strumentale molto variegato che li contraddistingue e si ha subito la sensazione di essere partecipi di un 'esperienza sonora matura e dai contenuti superiori alla media. E' d'uopo anche sottolineare la presenza di sonorità calde e folkeggianti che ci ricordano la loro provenienza messicana (in generale sudamericana) grazie soprattutto al frequente utilizzo della chitarra classica che scandisce i tempi di buona parte delle composizioni. In questo senso in alcuni passaggi di "Alh 84" mi ricordano il venezuelano Raimundo Rodulfo sia nel calore trasmesso sia per le monumentali capacità tecniche dei 2 chitarristi (sì, sono due) Ricardo Moreno e Francisco Estrada. Notevole è poi "Paradigma" forse il mio brano preferito ed accostabile allo stile degli armeni Artsruni. Il trittico finale composto dalla title-track, da "1899" e da "Antarctica" (splendido il suo epilogo) è la porzione di lavoro che li avvicina maggiormente alla complessità dello stile dei Flower's kings e dove forse calcano troppo la mano con il virtuosismo a scapito della fluidità delle trame musicali.
Ma nulla di compromesso sia chiaro: "Bestiario" si piazza tra i miei dischi preferiti di questa seconda meta' del 2003…e non sono mai stato un grande fan né dei Crimson né dei Flower Kings.
Improvvisation, virtuosism and great inspiration… and my review could finish right here. "Bestiario" is the first Metaconciencia album even if they started back in 1996. This mexican band is mainly influenced by King Crimson and Flower King's music (who played live with as supportin act) but they're from Mexico and so they brought the warmness, the wonderful colours and tradition of their beautiful country into music.
"Garghi" let us immediately understand it won't be an easy listening: the immense guitar playing of Ricardo Moreno and Francisco Estrada (yes two guitar players) is really impressive. Usually I don't like music ruled by exasperate technicisms, but don't worry it's not the case of Metaconciencia. Each song is complex and sometimes hard to swallow but always ruled by a good and enjoyable melody. I liked very much songs like "Alh 84" and "Paradigma" (absolutely my favourite and close to Artsruni music). In the last three songs, the title-track, "1899" and "Antarctica" (wonderful the ending part) they reached the closest point to Flower's kings, too hard and complex for me.
Anyway, "Bestiario" is one of my 2003 favourite albums and deserves my high recommendation.

Luca Alberici