- Non sono necessari
ripetuti ascolti di questo esordio discografico dei Marygold per riuscire
a delineare il perimetro stilistico al cui interno si muove questo gruppo
veronese.
"The Guns Of Marygold" è un tributo italiano ai Marillion
Mark 1 costituito da sei brani scritti nell'arco degli ultimi dodici anni
proprio mentre il gruppo dalle cui ceneri sono nati i Marygold (i Wildfire)
suonava cover della band di Fish. Ma non è neanche il caso di stupirsi
se l'altra nobile influenza proviene dai Genesis e che farà certamente
accostare questo disco a quelli dei connazionali The Watch. Con una fondamentale
differenza a favore di Stefano Bigarelli e compagnia: la musica dei Marygold
è meno fedele e meno smaccatamente legata al ciclostile originale
anglosassone, nel tentativo costante di aggiungere se non proprio qualcosa
di nuovo e fresco, sicuramente di meno riconoscibile.
Qualche esempio ? Il cambio di tempo e di registro di "Hara-Kiri Show"
le consente di non essere troppo Arena dipendente; oppure "Tania Stands"
che li proietta più dalle parti dei nuovi Moongarden che indietro
di trent'anni. Lo stesso Massimo Basaglia tesse i suoi assoli su un substrato
decisamente neo-prog ma sembra più ispirarsi a Mike Oldfield che
ad Hackett od a Rothery.
Certo, non mancano i difetti, alcuni più evidenti, altri meno: cominciamo
pure con la qualità della registrazione che è un po' ovattata
e poco brillante; oppure la voce di Guido Cavalleri che è assolutamente
intonata e dalla discreta pronuncia, ma un poco monocromatica ed incapace
di rappresentare il classico strumento in più che impreziosisce l'amalgama.
L'album non riserva sorprese particolari né dal punto di vista stilistico,
né da quello compositivo e non ci sono brani che si distinguono in
particolare per slanci e spunti realmente indimenticabili ma tutti garantiscono
uno standard mediamente elevato.
Confido quindi nelle buone capacità strumentali di questi quattro
ragazzi veronesi e nel gusto e nell'eleganza che hanno dimostrato nell'assemblare
queso disco, nella speranza che già in occasione del prossimo album
possano compiere il grande salto di qualità. Il mio non è
sano ottimismo genetico, semplicemente non si scrivono brani come "Hara-Kiri
Show", "Crows On The Tree" o "The Wizard" se non
si possiedono i numeri ….
- Only few listenings
are enough to understand what kind of music this italian band has always
listened to and now wants to play: mainly Genesis and Marillion (Fish era).
Marygold was born from the ashes of Wildfire, just a Marillion cover band,
and everything seems clearer now.
Somebody compared them to the other prog act The Watch but I think Marygold
offers a more personal style and attitude.
There are many things to improve yet: first of all the recording is not
really professional, then Guido Cavalleri's voice that is well tuned but
not completely satisfacory and the overall songwriting.
Anyway "The Guns Of Marygold" is absolutely a promising debut
and I think they'll be able to correct the imperfections.
I think that songs like "Hara-Kiri Show", "Crows On The Tree"
or "The Wizard" are a good starting point for this way of improvement.
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!