MARYGOLD
THE GUNS OF MARYGOLD (2006)

ITALY
GENRE: PROG
LABEL: INDEPENDENT
WEBSITE: Marygold Official
REVIEWED: 2006 JULY 15TH
RATING: 70/100
 

 

Non sono necessari ripetuti ascolti di questo esordio discografico dei Marygold per riuscire a delineare il perimetro stilistico al cui interno si muove questo gruppo veronese.
"The Guns Of Marygold" è un tributo italiano ai Marillion Mark 1 costituito da sei brani scritti nell'arco degli ultimi dodici anni proprio mentre il gruppo dalle cui ceneri sono nati i Marygold (i Wildfire) suonava cover della band di Fish. Ma non è neanche il caso di stupirsi se l'altra nobile influenza proviene dai Genesis e che farà certamente accostare questo disco a quelli dei connazionali The Watch. Con una fondamentale differenza a favore di Stefano Bigarelli e compagnia: la musica dei Marygold è meno fedele e meno smaccatamente legata al ciclostile originale anglosassone, nel tentativo costante di aggiungere se non proprio qualcosa di nuovo e fresco, sicuramente di meno riconoscibile.
Qualche esempio ? Il cambio di tempo e di registro di "Hara-Kiri Show" le consente di non essere troppo Arena dipendente; oppure "Tania Stands" che li proietta più dalle parti dei nuovi Moongarden che indietro di trent'anni. Lo stesso Massimo Basaglia tesse i suoi assoli su un substrato decisamente neo-prog ma sembra più ispirarsi a Mike Oldfield che ad Hackett od a Rothery.
Certo, non mancano i difetti, alcuni più evidenti, altri meno: cominciamo pure con la qualità della registrazione che è un po' ovattata e poco brillante; oppure la voce di Guido Cavalleri che è assolutamente intonata e dalla discreta pronuncia, ma un poco monocromatica ed incapace di rappresentare il classico strumento in più che impreziosisce l'amalgama.
L'album non riserva sorprese particolari né dal punto di vista stilistico, né da quello compositivo e non ci sono brani che si distinguono in particolare per slanci e spunti realmente indimenticabili ma tutti garantiscono uno standard mediamente elevato.
Confido quindi nelle buone capacità strumentali di questi quattro ragazzi veronesi e nel gusto e nell'eleganza che hanno dimostrato nell'assemblare queso disco, nella speranza che già in occasione del prossimo album possano compiere il grande salto di qualità. Il mio non è sano ottimismo genetico, semplicemente non si scrivono brani come "Hara-Kiri Show", "Crows On The Tree" o "The Wizard" se non si possiedono i numeri ….
Only few listenings are enough to understand what kind of music this italian band has always listened to and now wants to play: mainly Genesis and Marillion (Fish era). Marygold was born from the ashes of Wildfire, just a Marillion cover band, and everything seems clearer now.
Somebody compared them to the other prog act The Watch but I think Marygold offers a more personal style and attitude.
There are many things to improve yet: first of all the recording is not really professional, then Guido Cavalleri's voice that is well tuned but not completely satisfacory and the overall songwriting.
Anyway "The Guns Of Marygold" is absolutely a promising debut and I think they'll be able to correct the imperfections.
I think that songs like "Hara-Kiri Show", "Crows On The Tree" or "The Wizard" are a good starting point for this way of improvement.

Luca Alberici

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