MARTIGAN
MAN OF THE MOMENT (2002)

GERMANY
GENRE: NEO-PROG
LABEL: FLOH-DUR
WEBSITE: Martigan official
REVIEWED: 2003 OCTOBER 24TH
RATING: 80/100
 

 

I tedeschi Martigan sono per il sottoscritto una scoperta dell'ultim'ora, sebbene "Man Of the Moment" sia già il loro terzo lavoro. Le coordinate stilistiche della loro proposta si sovrappongono geometricamente a quelle di Marillion, dei primi Arena ed Iq ma strizzando gli occhi sovente ad un pop raffinato e più disimpegnato. L'originalità non alloggia dunque in casa Martigan, ma vi assicuro che l'onestà e la capacità di scrivere buona musica vi hanno trovato fissa dimora.
Veniamo alle canzoni: ottima l'apertura di "The Pride", molto sinfonica ed appariscente, mentre la successiva "Out Of Sight" mi lascia un po' l'amaro in bocca soprattutto per la non eccelsa performance vocale di Mirko Baumer, qui in veste di ospite (??!?). La breve introduzione strumentale a "The Feast" sembra estratta dal primo album degli Arena (il giro di chitarra è praticamente lo stesso). Poi in "7th Floor" abbandonano per un istante la matrice neo-prog romantica e si avvicinano al pop-aor raffinato in stile Cutting Crew, John Wetton nell'ariosità e semplicità del ritornello ma soprattutto nella struttura melodica tipicamente anglosassone. Stesso discorso per "Permission", il brano forse più banale e meno brillante con quel suo ritornellino facile facile che invade di forza i territori Aor. L'album si chiude poi con l'episodio che preferisco in assoluto, "The Mask & The Raven II": qui i vocalizzi di Kai Marckwordt (un bravissimo cantante, versatile e molto dotato) abbandonano la matrice gabrielana e mi riportano alla mente soprattutto il miglior Greg Lake; si assiste inoltre ad un continuo inseguirsi di fughe tastieristiche e chitarristiche e ad una architettura più complessa e ricca di cambiamenti di umore.
I Martigan di "The Pride", di "The Feast", di "Images & Tales" e dell'appena citata "The Mask & The Raven II" mi hanno trasmesso emozioni vere e genuine, mentre il resto del materiale riempie il cd, in maniera peraltro più che soddisfacente, ma fatica a lasciare il segno…. Non è proprio "l'album del momento" ma poco ci manca.
I've never listened to anything about this band from Germany. "Man Of The Moment" is just Martigan's third album: the band is clearly influenced by the neo-progressive giants as Marillion, Iq and early Arena with a beautiful touch of the most refined english pop/aor.
Mmmh, I liked this album !! The opener "The Pride" is wonderfully synphonic, while "Out Of Sight" is not at the same level due to a bad vocal performance by the guest Mirko Baumer. The instrumental introduction to "The Feast" seems to be taken from the first Arena album (the guitar work is almost the same). With "7th Floor" they abandon for a while the neo-progressive vein to play a bright example of english pop very close to the Cutting Crew/John Wetton stuff. The album ends with my favourite song "The Masq & The Raven II": here Kai Marckwordt (what a beautiful voice!) forgets for a while who's Peter Gabriel and mostly reminds me Greg Lake's voice. The keyboards and guitars play the main role in this song and the architecture is quite complex and full of magic changes of mood. Really impressive !!
I liked this album almost in its entirety, but in my opinion, the true Martigan style is represented by songs like "The Pride", "The Feast", "Images & Tales" and of course "The Mask & The Raven II ".
Is it the "album of the moment" ?? Maybe not, but it's one of them !!

Luca Alberici