- Questi cinque ragazzi
finlandesi si definiscono come convinti discepoli dei Dream Theater, dimenticandosi
tuttavia che nella line-up della storica band americana figura un tastierista
e che le tastiere rappresentano un elemento essenziale nella loro miscela
sonora. Ebbene, nei Malpractice le tastiere sono totalmente assenti e sostituite
da una seconda chitarra.
Se poi vogliono abusare del termine progressive-metal (come leggo nelle
note accompagnatorie al cd) riferendosi ad una architettura abbastanza evoluta
con diversi cambi di tempo e ritmo, posso anche accettarlo. Ma la mia impressione
è che di heavy metal si tratti ed heavy metal rimanga, con una buona
dose di melodia sia strumentale che vocale.
I riff di chitarra sono possenti ed aggressivi, riconducibili però
più ai Royal Hunt ed ai Queensryche che ai Dream Theater. Tutti gli
otto brani di "Deviation From the Flow" si fanno ascoltare senza
particolare fatica, ma sono ahimè assai rari gli spunti di vero interesse
che si elevino al di sopra di una media appiattita sul generico anonimato;
citando proprio il titolo del disco, non si assiste mai ad una vera "deviazione
dal flusso principale" che porti il gruppo verso lidi appena distanti
da una musica fatta di riff chitarristici noiosi ed accompagnati dal solito
ripetitivo tempo di batteria.
Nel complesso c'è veramente poco da salvare, anche immedesimandomi
nell'appassionato di un genere che ormai da diversi anni ha ben poco da
dire e che vivacchia sulla capacità di qualcuno (ma non certo i Malpractice)
di trovare strade appena appena alternative.
- These five finnish
guys define themselves faithful Dream Theater disciples, maybe forgetting
that the line-up of the US band features a keyboard player and keyboards
are an essential component of their sound. The latest Malpractice album
entitled "Deviation From The Flow" lacks of a keyboard player
replaced by an additional guitar.
They also called their music progressive metal due to the several changes
of mood and rhythm, but for me it's simply heavy metal, nothing more than
a melodic and well-built heavy metal, though you should not read it as a
negative point.
The guitar riffs are sometimes hard and aggressive, more in the vein of
Royal Hunt and Queensryche than Dream Theater. Overall the album features
a quite enjoyable listening but I can't find something really exciting,
any kind of "deviation from the main flow". Strictly for heavy
metal die-hard fans.
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!