MAGENTA
HOME + NEW YORK SUITE (2006)

WALES
GENRE: PROG
LABEL: F2
WEBSITE: Magenta official
REVIEWED: 2006 OCTOBER 10TH
RATING: 90/100

 

I Magenta si sono progressivamente costruiti una reputazione di tutto rispetto nel panorama art-rock internazionale attraverso la realizzazione di due dischi in studio (facciamo tre, considerando che "Revolutions" è doppio) di spessore oggettivamente elevato che il pubblico ha dimostrato di apprezzare molto.
Se, come si dice, il terzo disco è quello della maturità, a volte addirittura della rottura completa o parziale con il passato, in questo caso definirei "Home" semplicemente come il disco della maturità. I Magenta sono sempre stilisticamente molto riconoscibili ma hanno tentato di dare una forma diversa al loro stile, frammentando maggiormente ed, in taluni casi, semplificando
Il disco non è doppio, ma sono proprio due dischi separati , "Home" e "New York Suite", acquistabili anche separatamente. E' un concept-album che tratta un tema sempre affascinante ma invero alquanto inflazionato : il viaggio, inteso non come scoperta di luoghi inesplorati , ma usato come strumento di rottura con il proprio passato e contemporanea ricerca di se stessi in chiave introspettiva.
La struttura musicale più semplice e lineare di "Home" è indubbia ed è figlia dell'esigenza narrativa di raccontare una storia costituita da episodi brevi che ha costretto il gruppo ad abbandonare le architetture complesse e sovente tirate alle lunghe dei dischi precedenti a favore di una maggiore frammentarietà; non è un caso che il paragone con i Marillion degli ultimi album venga spesso a galla. Non manca neppure un copioso utilizzo delle atmosfere acustiche che rendono l'album meno sfavillante di art prog sinfonico e quindi più introspettivo, raccolto, ma ugualmente appassionante.
Il secondo cd "New York Suite" ci restituisce invece i Magenta più dilatati nei tempi (qui i brani sono solo cinque) e più complessi nelle architetture. Ma preferisco non metterli sul piatto della bilancia perché sono entrambi di alto livello e si differenziano solo nella forma: per intenderci, prendete due blocchi di sessanta minuti di ottima musica, suddividete il primo blocco in quindici parti ed il secondo solo in cinque parti. Il risultato alle nostre orecchie cambierà ben poco.
Certo, non mancano i momenti di stanchezza, non so fino a che punto riconducibili al tour de force a cui siamo stati chiamati ma sicuramente ogni tanto il disco perde tensione ed alcune soluzioni melodiche appaiono troppo familiari.
Non per pigrizia mia, ma ritengo altresì superfluo ribadire la prova dei singoli musicisti, come sempre impeccabili e magistralmente guidati dalle tastiere di Rob Reed, dall'ottima chitarra di Chris Fry e dalla splendida voce di Christine.
Era uno dei candidati a disco dell'anno ancor prima che uscisse: adesso ne abbiamo avuto la conferma tangibile.
The Welsh band Magenta has progressively built itself a very good reputation among the progressive rock community,
thanks to the release of two brilliant studio albums, "Revolution" and "Seven". As a matter of fact the reputation was already good since the leader Rob Reed had previously delighted the audience with some albums under the band Cyan.
"Home" is the new album: originally it should have been a double cd but after a long meditation, the second cd "New York Suite" was separately released. Usually the third album is the most important: some people say it must be the maturity album, others say it must show new ideas and new sounds. Well, "Home" is absolutely the most mature and only partially it shows a sound evolution.
The Magenta style is clearly recognizable but the necessity to tell the story of a introspective and physical travel trhough United States made it more fragmented and simpler; there's also a wider use of acoustic guitars, music is more familiar and storyteller so we're pretty far from the sparkling symphonic rock of "Seven".
How about the tracks ? They're all simply fantastic, a growing emotion track by track. No particular favourites to underline.
The second cd "New York Suite" is closer to early Magenta sound and structure: songs are longer, more complex and richer of symphonic instrumental parts.
Well, "Home" was one of the candidate to record of the year just before it was released: now we have the living confirmation. A highly recommended purchase !!!

Luca Alberici

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