MAGENTA
REVOLUTIONS (2001)

WALES
GENRE: PROG
LABEL: F2 MUSIC
WEBSITE: Magenta official
REVIEWED: 2002 NOVEMBER 15TH
RATING: 75/100
 

 

Magenta è il nuovo progetto di un certo Robert Reed che i fans più attenti ricorderanno come leader prima dei Cyan e poi dei Fyreworks. "Revolutions"  è un compendio molto esuriente di quanto presentato in passato dall'artista britannico: la musica spazia proprio dal neo-prog più commerciale ed edulcorato che caratterizzava i due album dei Cyan al prog sinfonico e più adulto dell'unica testimonianza lasciata ai posteri come Fyreworks.
E’ inutile nasconderlo, Robert Reed e compagni sono veri appassionati di prog britannico fine anni 70 e primi anni '80 e lo suonano a testa alta ( noterete sicuramente i toni trionfalistici che accompagnano alcuni stacchi strumentali) ma anche con passione genuina, diligenza e soprattutto tanto rispetto: non è un operazione di barbaro saccheggio ma un immersione rispettosa e consapevole nelle radici di questo genere, come spiega lo stesso Rob in una nota presente all’interno del booklet dove ammette che la natura fortemente derivativa sia del tutto intenzionale.
Troverete quindi chiari riferimenti a Genesis, Marillion, Yes, Mike Oldfield e soprattutto ai Renaissance per l’impostazione molto classica e sinfonica e per la presenza di Christina, già apprezzata ai tempi dei Cyan, la cui timbrica vocale ricorda quella di Annie Haslam.
Il cd è doppio e di solito questo non depone a favore della bontà del disco, essendo io convinto sostenitore delle piccole dosi dispensate nel tempo; è soprattutto a questo che vanno ricondotti i miei dubbi dopo i primi assaggi di "Revolutions", un album certamente ben fatto e ben suonato ma che alla distanza lascia qualche strascico di stanchezza. A tal proposito vi consiglio di non ascoltare i 2 cd in rapida successione ma di inframezzarci almeno un paio di album  preferibilmente non progressive. Nel complesso mi sento di dare una leggera preferenza al secondo cd sul primo.
"The Plague" è uno splendido esempio di neo-prog con un emozionante assolo di chitarra rotheriana nel finale ed è a mio parere l'episodio più riuscito del primo cd, mentre "Rememberance", "A New Life" e la conclusiva "The Warning" sono i momenti migliori del secondo dischetto.
Non posso che consigliarvi di aggiungere "Revolutions" alla vostra collezione ma non senza ammettere che mi sarei aspettato qualcosa di più brillante.
Magenta comes from England and represents the third music project led by Robert Reed after Cyan and Fyreworks. The music clearly takes inspiration from english symphonic and neo-progressive rock of late seventies and early eighties. You'll find echoes of Genesis, Marillion, Yes, Mike Oldfield and Renaissance.
In my opinion "Revolutions" is closer to Fyreworks than to Cyan: it's a double cd and it's not very good to me 'cause usually I prefer shortest works.
As Robert explains with a note inside the booklet, the strong derivative nature of this work is totally intentional, so don't waste your time to look for the thousands of likeness with your favourite bands of the past.
I liked the second cd more than the first one even if everywhere there are some weak moments. My favourite tracks are "The Plague", "Rememberance", "A New Life" and "The Warning".
I recommend "Revolutions" but I must admit I would have expected a better work.

Luca Alberici