LU7
L'ESPRIT DE L'EXIL (2004)

JAPAN
GENRE: PROG-JAZZ
LABEL: MUSEA
WEBSITE: Lu7 official
REVIEWED: 2005 MAY 22TH
RATING: 70/100
 

 

I Lu7 sono una delle ultime formazioni giapponesi che la francese Musea ha posto all'attenzione del pubblico jazz progressivo europeo. In realtà il gruppo è composto da solo due musicisti, ovvero la brava ed avvenente Luna Umegaki alle tastiere ed il chitarrista Tsutomo Kurihara, accompaganti da una schiera di turnisti che si occupano delle parti di batteria, basso, cornamuse e violino (spero di non aver dimenticato nulla).
Il duo fonde molto bene in un unico calderone diversi stili fra cui un jazz leggero, fusion, new age, elettronica e musica folk di molteplici estrazioni.
"Itsumo Hajimari" ci introduce nell'album con una cornamusa celtica che a dire il vero mette un po' fuori strada circa la loro principale proposta musicale. Ci pensa però subito "Canary Creeper" a cambiare le carte in tavola spostando il baricentro verso lo stile preponderante nel quale possiamo inserire i Lu7: il jazz-rock.
Molto bella "Golem", dal sapore mediorientale con le percussioni a condurre le danze. Questo è a mio parere il momento più appagante dell'intero lavoro: ritmo incalzante di percussioni e basso con ottimi ricami di chitarra.
Poi nella soffice ed acustica "Air Flow" emerge la vena più New Age del gruppo condita da un feeling molto latino sprigionato proprio dalla chitarra acustica.
L'episodio più strambo è senza dubbio la title-track, molto più orchestrata e farcita di cambi di tempo anche improvvisi, con pause ed intermezzi di rottura che accrescono ulteriormente la complessità strutturale del brano. Per i più esigenti….
Non c'è dubbio che nel realizzare "L'Esprit De L'exil", i Lu7 abbiano messo parecchia carne al fuoco, affrontando ogni singola attitudine del loro universo musicale con competenza e padronanza. Il disco nel complesso si lascia ascoltare volentieri sebbene le mille sfumature di cui è dotato favoriscano, sulla lunga distanza, l'insorgere di una certa stanchezza. A me personalmente succede ogni volta che giungo all'ottava traccia "Mariana's Garden".
Comunque Interessante.
The japanese progressive/jazz/fusion scene is not unknown anymore, since french label Musea decided to promote in Europe many interesting eastern bands. I knew the latest Asturias, Shingetsu but not Lu7.
This band is a duo consisting of the gifted (and really nice!!) Luna Umegaki on keyboards and Tsutomo Kurihara on guitars; drums, bass, bagpipes and violin are played by some guests.
"L'esprit de l'exil" mixes together many different styles and moods: easy jazz, fusion, new age, electronic and folk rock.
"Itsumo Hajimari" opens the album with a celtic sound by bagpipes making us think about a folk release; it's a matter of few seconds because the jazz rock of "Canary Creeper" immediately restores the main attitude.
My favourite track is no doubt "Golem", led by an oriental rhythm of drums and perciussion, a great bass guitar work and really satisfactory guitar themes. Great song !!!
Instead, for the most exacting listeners I recommend the long title-track, plenty of quick changes of ryhthm, breaks and much more complexity. Finally, the mellow and acoustic "Air Flow" is Lu7's closest point to New Age music.
Lu7 doesn't play my favourite kind of music but I personally liked this album much more than I'd expected.

Luca Alberici

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