LIQUID SCARLET
II (2005)

SWEDEN
GENRE: PROG
LABEL: PROGRESS
WEBSITE: Liquid Scarlet Official
REVIEWED: 2005 DECEMBER 7TH
RATING: 70/100
 

 

Avevo descritto l'esordio dei Liquid Scarlet come una delle più interessanti uscite del 2004 e, non avendo nel frattempo cambiato idea, ho atteso il suo successore con la tipica curiosità di chi sta cercando delle conferme.
E' trascorso solo un anno ed eccolo "II", un disco abbastanza diverso dal precedente, innanzitutto perché è diminuito il suo tasso progressivo, cioè quello che l'anno scorso aveva fatto scomodare paragoni con i King Crimson ed i Landberk; di questi rimane certamente traccia (vedi per esempio "Rhododendron"), ma la nuova direzione intrapresa punta più decisa verso una maggiore libertà di espressione al di fuori di canoni rigidi.
Da questa nasce probabilmente "The Carafe (Part II)", il brano più lungo e da cui emerge l'ecletticità e l'inventiva del gruppo svedese: un'apertura strumentale molto decisa con chitarre pesanti ed echi crimsoniani lascia poi spazio ad un intermezzo di free jazz -blues con voce roca e grande interpretazione di Markus Fagervall.
Rimane comunque un disco endemicamente nordeuropeo, cupo nelle atmosfere, poco propenso ad un divertissement sonoro, ma in realtà leggermente più caldo e confortevole del precedente, proprio come il colore giallo scelto in sostituzione del bianco per affiancare il nero sulla copertina del cd.
Il giallo è infatti il colore di "The Marriage Of Maria Braun", che si dipana attraverso una melodia vocale beatlesiana morbida ed efficace; ma è anche il colore di "Everywhere", un brano di jazz d'atmosfera in linea con ciò che mi aspetterei anche dai norvegesi Kvazar e di "Just Like You", un lamento per voce, violino ed archi molto toccante sia musicalmente che liricamente. Infine "There's Got To Be A Way To Leave" è una ballata di una tristezza forse eccessiva che sconfina un po' troppo nel patetico e nel cinematografico.
Nel complesso, "II" è un disco non del tutto riuscito perché un po' troppo frammentario e non sempre altamente ispirato, ma scoprendolo pian piano non si potrà fare a meno di giudicarlo un lavoro più evoluto e maturo, senz'altro meno "progressivo" in senso stretto, ma non per questo meno valido.
I had described the Liquid Scarlet's debut cd as one of the most interesting release last year. The second album is available now and I must say "II" brings something new and different from the previous stuff, mainly for the lower "progressive" rate level.
The new direction keeps some north-european prog clichees, like gloomy atmospheres and an overall lack of pure entertainment ( see "Rhododendron") but it doesn't give up to find a more freedom of expression. The results are songs like "The Carafe (Part II)", a really strange track due to its heavy introduction followed by a free jazz-blues interlude with the rough voice by Markus Fagervall.
Going on with the comparisons, "II" is warmer and more confortable, just like the yellow colour on the cover that replaced the white. Yellow is also the colour of "The Marriage Of Maria Braun", strenght of catching melodic vocal lines in Beatles vein, but also of "Everywhere", "Just Like You" and finally "There's Got To Be A Way To Leave".
"II" is overall a good come-back by these swedish guys, not always highly inspired, but certainly more mature in sounds and arrangements. Nice job, again.

Luca Alberici

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