- Già dopo l’uscita di
"Stupid Dream" pensai che dai Porcupine Tree avremmo dovuto aspettarci
grandi cose. La conferma è giunta puntuale con l’uscita di questo "Lightbulb
Sun" tanto luminoso quanto la lampadina esibita sulla copertina del
cd. Rispetto al suo predecessore lo stile è rimasto pressoché immutato:
la solita dose massiccia di Pink Floyd con una spruzzata di Ozric Tentacles,
Radiohead e Beatles.
- Va comunque detto che
di passi avanti ne sono stati fatti, perché canzoni come "Last
Chance To Evacuate Planet..." e "L.S.", dimostrano una maturità
ed una ricerca sonora che in precedenza avevano solo abbozzato. "Where
We Would Be" ha una struttura molto semplice con un ritmo scandito
dalla chitarra acustica ma con un bellissimo assolo finale più distorto
che melodico...insomma alla Porcupine. "Russia On Ice" è
l'episodio più lungo, molto dark con quel suo ritmo cadenzato e un po’ doom
ed un assolo molto floydiano. Il singolo "Four Chords That Made A Million"
rappresenta il risvolto meno affascinante della loro musica. Questo album
dimostra che I PT sono un gruppo in trasformazione, una metamorfosi già
intravista nel precedente "SD" e che con questa ultima loro fatica
sta per completarsi e quindi svelarsi nella sua interezza.
- Inutile comunque anticipare
troppo gli eventi e per adesso mi godo questa imponente conferma di
un progetto che potrà riservare piacevoli sorprese in futuro. Fondamentale....
- COMING SOON
Luca
Alberici