- Esistono realtà
musicali che si identificano totalmente nel progressive rock, cercando di
assorbirne avidamente le sue peculiarità e di confezionare quindi
un prodotto che possa agevolmente essere catalogato come tale. C'è
anche però chi sfrutta la fama di musica colta e seria che questo
genere ha saputo guadagnarsi, come contesto ideale per sfogare la propria
creatività al di fuori di schemi troppo rigidi.
Quest'ultimo è proprio il caso dei Kotebel, un combo spagnolo dalla
formazione instabile per scelta dichiarata e giunto con "Fragments
Of Light" al terzo album; i protagonisti sembrano quasi più
appassionati di musica classica e di opera lirica che di rock progressivo
anni settanta. Eppure hanno saputo far coesistere molto bene queste realtà
in fondo così diverse creando una miscela equilibrata, stuzzicante
e capace di soddisfare più di un palato esigente.
A me il disco è piaciuto assai, per 3/4 sempre in bilico tra fughe
più classiche e musica progressiva colta e raffinata, senza che la
noia prenda mai il sopravvento. Brano dopo brano ci si imbatte nella voce
di impostazione lirica di Carolina Prieto che accompagna le sonorità
jazzistiche e molto teatrali di "Hades" ma anche nelle atmosfere
eteree di "Memoria " e della splendida "Espejos" (forse
la mia preferita) e nella più marcatamente progressiva "El Quimerista
II". Notevole anche la chitarra spagnola di Cesar Garcia Forero, protagonista
assoluta in "El Quimerista I". Solo la conclusiva "Children
Suite" è stata svuotata di qualsiasi contenuto progressivo e
costruita su un lungo assolo di pianoforte di Carlos Plaza, suddiviso in
otto movimenti e più adatto forse agli accademici dello strumento
ed ai puristi della musica classica.
Ottimi musicisti dalla vivida vena creativa alle prese con un disco variegato,
convincente e maturo da non lasciarsi scappare.
- Kotebel is a spanish
band with a changeable line-up as a life choice, who recorded three albums
till now. "Fragments Of Light" is the third and new one: the musicians
involved in this project seem like fans of classic music and opera more
than progressive rock. But they were able to make live together these so
different realities creating a well balanced and satisying blend of them.
I must say that I like this work very much, always in equilibrium between
classic athmospheres and cultured and refined progressive rock. Track by
track we meet the wonderful voice of the opera singer (or something like
this) Carolina Pietro performing in "Hades", a very good song
with jazz passages. Then we find the soft athmospheres of "Memory"
and my absolutely favourite track "Espejos". On The contrary "El
Quimerista II" has a stronger progressive approach.
The final track, "Children Suite" is a long piano solo by Carlos
Plaza, divided in eight movements. I think it's more suitable for the academicians
of this instrument as well as the classic music purists.
Overall it's a really impressive album, mature and played by so inspired
musicians. Recommended
Luca
Alberici
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