- E' dal 2003 che aspettavo
il seguito dell'ottimo "Sunset Gun", tre lunghi anni durante i
quali, tuttavia, i tre fratelli Kopecky (Joe, William e Paul) non sono certo
rimasti a girarsi pigramente i pollici, anzi, hanno dato vita a progetti
paralleli e collaborazioni varie puntualmente di notevole spessore.
"Blood" esce per la Unicorn Digital ed è stato confezionato
con una eloquente grafica rosso sangue molto semplice ma di sicuro impatto
visivo.
Musicalmente è ancora una volta l'espressione limpida ed immutata
del Dna dei tre fratelloni americani, un codice già scritto in passato
dai King Crimson ed incondizionatamente ereditato. E' evidente la loro tendenza
spontanea ai complessi ed intricati virtuosismi chitarristici, sostenuti
da una base ritmica solida, corposa ed altrettanto virtuosa. L'ascoltatore
è investito da un'autentica cascata di note a ripetizione, una successione
non casuale ed entropica beninteso, ma senza dubbio di difficile fruizione.
A questo nuovo disco manca dunque la componente divulgativa, ovvero gli
spunti melodici che rendono più digeribile una così eloquente
dimostrazione di tecnica. Se valutare questa mancanza come positiva o negativa
è compito vostro, perchè dipende dalla vostra sensibilità.
"Blood", quindi, sembrerà un piccolo capolavoro a chi adora
il prog strumentale cerebrale senza compromessi mentre se vi è piaciuto
il loro precedente disco "Sunset Gun" fino a considerarlo come
una delle migliori uscite di quell'anno, significa che avevate apprezzato
il suo perfetto connubbio di tecnica esecutiva, trame complesse, anima,
sensibilità ed estrema attenzione verso l'aspetto melodico.
Il mio consiglio è, quindi, quello di ascoltare "Blood"
prima di un eventuale acquisto che, viste le premesse, reputo non cosi'
scontato.
- The Kopecky brothers
are back with a new album called "Blood" after three years of
silence. It comes out under Unicorn Digital with a bloody-red cover and
features the typical Kopecky Dna, inheritance of King Crimson teachings.
Again, you'll find complex and intricate guitar themes supported by a strong
and precise rhythmical base.
Compared to the previous album, it lacks of a pronounced melodic side, so
"Blood" is less "for the crowd" than "Sunset Gun".
The album is absolutely almost perfect and professional but It's a matter
of feelings: you must judge if the lack of melody is good or not. If you
like cerebral and high-skilled instrumental prog this could be your cd of
the year; instead if you liked "Sunset Gun" very much , I think
the purchase is not to take for granted.
Luca
Alberici
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you a different point of view? Please write
me !!!