KOPECKY
BLOOD (2006)

U.S.A.
GENRE: PROG
LABEL: UNICORN DIGITAL
WEBSITE: Kopecky official
REVIEWED: 2006 NOVEMBER 10TH
RATING: 65/100
 

 

E' dal 2003 che aspettavo il seguito dell'ottimo "Sunset Gun", tre lunghi anni durante i quali, tuttavia, i tre fratelli Kopecky (Joe, William e Paul) non sono certo rimasti a girarsi pigramente i pollici, anzi, hanno dato vita a progetti paralleli e collaborazioni varie puntualmente di notevole spessore.
"Blood" esce per la Unicorn Digital ed è stato confezionato con una eloquente grafica rosso sangue molto semplice ma di sicuro impatto visivo.
Musicalmente è ancora una volta l'espressione limpida ed immutata del Dna dei tre fratelloni americani, un codice già scritto in passato dai King Crimson ed incondizionatamente ereditato. E' evidente la loro tendenza spontanea ai complessi ed intricati virtuosismi chitarristici, sostenuti da una base ritmica solida, corposa ed altrettanto virtuosa. L'ascoltatore è investito da un'autentica cascata di note a ripetizione, una successione non casuale ed entropica beninteso, ma senza dubbio di difficile fruizione.
A questo nuovo disco manca dunque la componente divulgativa, ovvero gli spunti melodici che rendono più digeribile una così eloquente dimostrazione di tecnica. Se valutare questa mancanza come positiva o negativa è compito vostro, perchè dipende dalla vostra sensibilità. "Blood", quindi, sembrerà un piccolo capolavoro a chi adora il prog strumentale cerebrale senza compromessi mentre se vi è piaciuto il loro precedente disco "Sunset Gun" fino a considerarlo come una delle migliori uscite di quell'anno, significa che avevate apprezzato il suo perfetto connubbio di tecnica esecutiva, trame complesse, anima, sensibilità ed estrema attenzione verso l'aspetto melodico.
Il mio consiglio è, quindi, quello di ascoltare "Blood" prima di un eventuale acquisto che, viste le premesse, reputo non cosi' scontato.
The Kopecky brothers are back with a new album called "Blood" after three years of silence. It comes out under Unicorn Digital with a bloody-red cover and features the typical Kopecky Dna, inheritance of King Crimson teachings. Again, you'll find complex and intricate guitar themes supported by a strong and precise rhythmical base.
Compared to the previous album, it lacks of a pronounced melodic side, so "Blood" is less "for the crowd" than "Sunset Gun".
The album is absolutely almost perfect and professional but It's a matter of feelings: you must judge if the lack of melody is good or not. If you like cerebral and high-skilled instrumental prog this could be your cd of the year; instead if you liked "Sunset Gun" very much , I think the purchase is not to take for granted.

Luca Alberici

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