KING OF HEARTS
KING OF HEARTS (1994)

U.S.A.
GENRE: WESTCOAST-AOR
LABEL: WESTCOAST
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REVIEWED: 2002 DECEMBER 20TH
RATING: 95/100

 

Questo omonimo esordio dei King Of Hearts rappresenta quanto di più sensazionale ed appagante abbia ascoltato in campo Westcoast negli ultimi dieci anni...e non sto esagerando!! E' stata un'autentica folgorazione, è fra i pochi album che mi ha fatto urlare al miracolo al primo ascolto. Ed è difficile che mi succeda. Posso dire di aver provato la stessa sensazione di euforia soltanto al cospetto di altri 3 forse 4 album ma non di più. Vi basta come commento? Posso astenermi dall'aggiungere altro ? In teoria potrei ma le affermazioni vanno sempre giustificate e allora vi dico che dietro al Re di Cuori si celano 2 autentici maestri del westcoast-pop: Bruce Gaitsch e Tommy Funderburk. Westcoast meets Aor: così potrebbe essere sintetizzata la loro proposta musicale. Potrei definirli gli "Eagles Aor", l'incontro ideale fra le melodie vocali tipiche del rock adulto e le cadenze ritmiche del country più morbido e sognante.
Si comincia con "Land Of Dreams" ed è subito magia; la splendida voce di Tommy e la chitarra di Bruce si rincorrono come due cabriolet sulle strade polverose del deserto californiano e l'assolo di chitarra finale è di un'intensità veramente unica. L'atmosfera dominante è mediamente soft ed i toni sono tranquilli e pacati: "The Night The Angels Cried" conferma quanto ho appena detto ed il brano si distingue per la positività ed il senso di speranza che trasmette.
E adesso signori, tutti in ginocchio a rendere omaggio alla favolosa, immensa ed irripetibile "Don't Call My Name", una ballad che affascina sin dal primo ascolto ma che non stanca mai, una perla luminosa impreziosita da una performance vocale di Tommy di livello assoluto. Mi sento tranquillamente di inserirla in un'ipotetica top5 della storia delle ballads di tutti i tempi.
"Close my eyes" è il brano che più si avvicina alle sonorità care agli Eagles, soprattutto nel refrain dal sapore decisamente westcoast.
Insomma penso di essere stato chiaro: "King Of Hearts" è uno di quegli album dove non bisogna sforzarsi troppo nel selezionare le canzoni più belle, ma piuttosto il contrario e vi assicuro che non è impresa da poco. La qualità si mantiene a livelli molto elevati dall'inizio alla fine e la sensazione è quella di essere di fronte ad uno di quei lavori che entreranno nella storia del genere. Ai posteri la scontata conferma....
This sensational eponymous King of Hearts debut album is one of the best Westcoast album I've ever listened to. The first time I listened to it I felt a strange kind of euphoria that usually I can't feel. Is it enough? Are you going out to buy this album? Ok we'll see later again... For those who are still there I can tell that behind King of Hearts there are two real Westcost champions like Bruce Gaitsch and Tommy Funderburk. Everything can be clearer now. The music can be described as "Eagles meet Aor".
I can't find any weak tracks, everything is very close to perfection and is able to satisfy who likes soft melodies. "Land Of Dreams" and the ballad "Don't call my name" are unforgettable songs for my Millenium anthology.
Overall this album is a true gem and deserves to be included among westcoast classics of all times. F a n t a s t i c !

Luca Alberici