Questo omonimo esordio
dei King Of Hearts rappresenta quanto di più sensazionale ed appagante
abbia ascoltato in campo Westcoast negli ultimi dieci anni...e non sto esagerando!!
E' stata un'autentica folgorazione, è fra i pochi album che mi ha
fatto urlare al miracolo al primo ascolto. Ed è difficile che mi
succeda. Posso dire di aver provato la stessa sensazione di euforia soltanto
al cospetto di altri 3 forse 4 album ma non di più. Vi
basta come commento? Posso astenermi dall'aggiungere altro ? In teoria potrei
ma le affermazioni vanno sempre giustificate e allora vi dico che dietro
al Re di Cuori si celano 2 autentici maestri del westcoast-pop: Bruce Gaitsch
e Tommy Funderburk. Westcoast meets Aor: così potrebbe essere sintetizzata
la loro proposta musicale. Potrei definirli gli "Eagles Aor",
l'incontro ideale fra le melodie vocali tipiche del rock adulto e le cadenze
ritmiche del country più morbido e sognante.
Si comincia con "Land Of Dreams" ed è subito magia; la
splendida voce di Tommy e la chitarra di Bruce si rincorrono come due cabriolet
sulle strade polverose del deserto californiano e l'assolo di chitarra finale
è di un'intensità veramente unica. L'atmosfera dominante è
mediamente soft ed i toni sono tranquilli e pacati: "The Night The
Angels Cried" conferma quanto ho appena detto ed il brano si distingue
per la positività ed il senso di speranza che trasmette.
E adesso signori, tutti in ginocchio a rendere omaggio alla favolosa, immensa
ed irripetibile "Don't Call My Name", una ballad che affascina
sin dal primo ascolto ma che non stanca mai, una perla luminosa impreziosita
da una performance vocale di Tommy di livello assoluto. Mi sento tranquillamente
di inserirla in un'ipotetica top5 della storia delle ballads di tutti i
tempi.
"Close my eyes" è il brano che più si avvicina alle
sonorità care agli Eagles, soprattutto nel refrain dal sapore decisamente
westcoast.
Insomma penso di essere stato chiaro: "King Of Hearts" è
uno di quegli album dove non bisogna sforzarsi troppo nel selezionare le
canzoni più belle, ma piuttosto il contrario e vi assicuro che non
è impresa da poco. La qualità si mantiene a livelli molto
elevati dall'inizio alla fine e la sensazione è quella di essere
di fronte ad uno di quei lavori che entreranno nella storia del genere.
Ai posteri la scontata conferma....
This sensational
eponymous King of Hearts debut album is one of the best Westcoast album
I've ever listened to. The first time I listened to it I felt a strange
kind of euphoria that usually I can't feel. Is it enough? Are you going
out to buy this album? Ok we'll see later again... For those who are still
there I can tell that behind King of Hearts there are two real Westcost
champions like Bruce Gaitsch and Tommy Funderburk. Everything can be clearer
now. The music can be described as "Eagles meet Aor".
I can't find
any weak tracks, everything is very close to perfection and is able to satisfy
who likes soft melodies. "Land Of Dreams" and the ballad "Don't
call my name" are unforgettable songs for my Millenium anthology.
Overall this album is a true gem and deserves to be included
among westcoast classics of all times. F a n t a s t i c !