INDUKTI
S.U.S.A.R. (2005)

POLAND
GENRE: PROG-METAL
LABEL: LASER'S EDGE
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REVIEWED: 2006 JANUARY 25TH
RATING: 75/100
 

 

Con il rischio di annoiare, mi vedo ancora una volta costretto a confermare quanto la Polonia si stia distinguendo brillantemente in campo progressivo europeo.
L'ennesima conferma ha un nome, Indukti, mentre la prova inconfutabile è il loro disco d'esordio intitolato "S.U.S.A.R.", che potremmo definire come felice connubio tra rock progressivo e metal ma senza che il risultato finale possa essere definito progressive metal, almeno nel modo in cui viene comunemente inteso. La componente progressiva emerge dai suoni ricercati, dalle trame sonore complesse, cervellotiche e psichedeliche, dalle esecuzioni che trasudano sperimentazione e dalla strumentazione varia e non sempre complementare costituita da chitarra, basso, batteria, violino ed arpa.
Lo stile degli Indukti non è di per se originalissimo perchè ricalca la "cerebralità" di alcune band sempre della scuderia Sensory come i Gordian Knot e gli At War With Self, a cui si aggiungono alcuni elementi dei più quotati Porcupine Tree; tuttavia mi sembra unica la maniera con cui la band polacca riesce a far risaltare il contrasto tra la grazia del violino costantemente in sottofondo (e talvolta anche vero protagonista) ed i fendenti di chitarra elettrica, veramente pesanti, spesso addirittura ossessivi ed opprimenti. Insomma, un gioco di contrasti che affascina e rende la loro musica fresca ed a modo suo unica.
Il disco è quasi interamente strumentale con tanto sporadiche quanto intense parti vocali a carico di Mariusz Duda, cantante già apprezzato nei due dischi dei Riverside sinora pubblicati; se per qualcuno la sua presenza potrà rappresentare un motivo in più per acquistare il disco, io ritengo che la marginale importanza che hanno rivestito le linee vocali nell'economia di questo disco poteva indirizzare il gruppo a scegliere un cantante anche meno quotato.
"S.U.S.A.R." è un gran bel disco, forse esageratamente cupo e ruvido in taluni frangenti, ma senz'altro una delle espressioni più fulgide del prog moderno. Se questa è la nuova formula che fa coesistere rock progressivo e metal, dopo l'inesorabile ed a mio parere inevitabile decadenza del prog-metal classico, io non posso che applaudire al nuovo corso.
I really don't want to bore you, but I'm compelled to repeat myself once again talking about the never ending and positive growth of a country like Poland from the musical point of view.
The name of this umpteenth confirmation is Indukti and the living proof is their debut cd called "S.U.S.A.R.", a clever mix of progressive rock and metal, though it's not right calling it progressive-metal, at least in the way it's commonly defined.
The music style is far from being original and quite similar to others Sensory's bands like Gordian Knot and At War With Self with some touches of the latest Porcupine Tree. However it's absolutely unique the way they make live together instruments like harp and violin upon a foreground made of heavy guitars, as well as complex, cerebral themes and psychedelic sounds. In short a clever and fascinating sound contrast.
The album is almost totally instrumental with short and secondary vocals parts sung by Mariusz Duda, already appreciated for his job on the Riverside albums.
"S.U.S.A.R." is overall a great piece of music, an excellent example of the new wave of psychedelic "art" progressive metal.

Luca Alberici

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