- Con il rischio di annoiare,
mi vedo ancora una volta costretto a confermare quanto la Polonia si stia
distinguendo brillantemente in campo progressivo europeo.
L'ennesima conferma ha un nome, Indukti, mentre la prova inconfutabile è
il loro disco d'esordio intitolato "S.U.S.A.R.", che potremmo
definire come felice connubio tra rock progressivo e metal ma senza che
il risultato finale possa essere definito progressive metal, almeno nel
modo in cui viene comunemente inteso. La componente progressiva emerge dai
suoni ricercati, dalle trame sonore complesse, cervellotiche e psichedeliche,
dalle esecuzioni che trasudano sperimentazione e dalla strumentazione varia
e non sempre complementare costituita da chitarra, basso, batteria, violino
ed arpa.
Lo stile degli Indukti non è di per se originalissimo perchè
ricalca la "cerebralità" di alcune band sempre della scuderia
Sensory come i Gordian Knot e gli At War With Self, a cui si aggiungono
alcuni elementi dei più quotati Porcupine Tree; tuttavia mi sembra
unica la maniera con cui la band polacca riesce a far risaltare il contrasto
tra la grazia del violino costantemente in sottofondo (e talvolta anche
vero protagonista) ed i fendenti di chitarra elettrica, veramente pesanti,
spesso addirittura ossessivi ed opprimenti. Insomma, un gioco di contrasti
che affascina e rende la loro musica fresca ed a modo suo unica.
Il disco è quasi interamente strumentale con tanto sporadiche quanto
intense parti vocali a carico di Mariusz Duda, cantante già apprezzato
nei due dischi dei Riverside sinora pubblicati; se per qualcuno la sua presenza
potrà rappresentare un motivo in più per acquistare il disco,
io ritengo che la marginale importanza che hanno rivestito le linee vocali
nell'economia di questo disco poteva indirizzare il gruppo a scegliere un
cantante anche meno quotato.
"S.U.S.A.R." è un gran bel disco, forse esageratamente
cupo e ruvido in taluni frangenti, ma senz'altro una delle espressioni più
fulgide del prog moderno. Se questa è la nuova formula che fa coesistere
rock progressivo e metal, dopo l'inesorabile ed a mio parere inevitabile
decadenza del prog-metal classico, io non posso che applaudire al nuovo
corso.
- I really don't want
to bore you, but I'm compelled to repeat myself once again talking about
the never ending and positive growth of a country like Poland from the musical
point of view.
The name of this umpteenth confirmation is Indukti and the living proof
is their debut cd called "S.U.S.A.R.", a clever mix of progressive
rock and metal, though it's not right calling it progressive-metal, at least
in the way it's commonly defined.
The music style is far from being original and quite similar to others Sensory's
bands like Gordian Knot and At War With Self with some touches of the latest
Porcupine Tree. However it's absolutely unique the way they make live together
instruments like harp and violin upon a foreground made of heavy guitars,
as well as complex, cerebral themes and psychedelic sounds. In short a clever
and fascinating sound contrast.
The album is almost totally instrumental with short and secondary vocals
parts sung by Mariusz Duda, already appreciated for his job on the Riverside
albums.
"S.U.S.A.R." is overall a great piece of music, an excellent example
of the new wave of psychedelic "art" progressive metal.
Luca
Alberici
Have
you a different point of view? Please write
me !!!