GREAT WHITE - THE FINAL CUTS (2002)

U.S.A.
GENRE: HARD ROCK / BLUES
LABEL: AXE KILLER
WEBSITE
REVIEWED: 2003 JANUARY 10TH
RATING: 70/100
 

 

 

Il grande squalo bianco era agonizzante ormai da diversi anni, esattamente dopo l'uscita di "Sail Away". Dopo aver perso per strada la pinna più importante (Mark Kendall), che gli garantiva un'adeguata motilità e quindi la sua stessa sopravvivenza, il vorace padrone degli oceani ha tirato a campare fra crisi compositive, scarsi risultati di vendite e ripetuti ricorsi a dischi dal vivo e tributi. Lo stesso Jack Russell, avendo intuito le pessime condizioni dell'animale, aveva ricercato nei suoi 2 dischi solisti usciti recentemente uno sfogo quasi liberatorio. Finchè poi i rockers di Redondo Beach si sono arresi all'evidenza ed hanno deciso di staccare la spina e di interrompere le sofferenze.
Con questo "The Final Cuts" danno l'addio ai fans storici , un triste epitaffio di una creatura che ha avuto il merito di scrivere la storia dell'hard rock blues americano degli ultimi 15 anni grazie ad album indimenticabili come "Once Bitten..", "..Twice Shy" e "Hooked".
I Great White hanno optato per un disco di covers (inutile di per sé, se non fosse quello dell'addio), quasi un ritorno alle origini, allorquando la band scorrazzava per i clubs losangeliani a suonare i brani di Led Zeppelin, Ac/Dc, Free ecc.
Il mio giudizio su "The final Cuts" è positivo non solo perché dei defunti si parla sempre bene, ma anche perché tutte le covers sono come al solito ottimamente suonate e la scelta dei titoli è ben diversificata. Si spazia da "Love Removal Machine" dei The Cult alla splendida "Sin City" degli Ac/Dc per lambire il Bob Dylan di "Tangled Up In Blue" ed i Free di "Fire And Water". Ma è come se durante il suo funerale la band avesse voluto mostrarci cosa fosse rimasto di loro dopo tanti anni, cioè solo una validissima cover band.
I profondi oceani dell'hard rock-blues saranno più vuoti senza il grande squalo bianco… ed io ne sento già la mancanza.
The white shark had been slowly dying since "Sail Away" album: when it lost the most important flipper (Mark Kendall) absolutely necessary for its fast movements and survival, the king of the oceans was compelled to face a deep crise and bad sale statistics with quite unuseful live and tribute albums. Even Jack Russel realized of the bad conditions and looked for his own way with 2 solo albums come out recently. Finally Great White decided to stop the sufferings.
"The Final Cuts" is the farewell cd, a sad epitaph of a great hard rock-blues band. It's a cover album and Great White are really masters of this kind of cd. You can listen to songs like "Love Removal Machine" by The Cult, the wonderful "Sin City" (Ac/Dc), "Tangled Up In Blue" (Bob Dylan) and "Fire And Water" (The Free).
The deep oceans of Hard rock-blues will be emptier without Great White and everybody will miss it.

Luca Alberici